1. A casa di Marco


    Data: 02/04/2020, Categorie: Anale Trans Gay / Bisex Autore: Batman_112, Fonte: xHamster

    Mi vengono in mente senza preavviso, i ricordi di un pomeriggio di molto tempo fa.Marco ed io eravamo a casa sua, una giornata estiva di un caldo agosto milanese.Mentre i nostri genitori passavano le ultime giornate lavorative prima delle ferie, noi, in vacanza già da giugno finita la scuola, passavamo i pomeriggi a giocare alla sua playstation,una partita a pallone con gli amici, un giro per la città ed in generale a goderci il “dolce far nulla” estivo.Dopo un mese passato in questo modo le giornate cominciavano ad assomigliarsi sempre di più, e l’iniziale entusiasmo legato a quell’estrema libertà si attenuava di giorno in giorno, di partenza di un amico in un altro.Così ci ritrovammo solo lui ed io.Eravamo a casa di marco a giocare alla playstation, dopo un bel po’ di bibite ed acqua in abbondanza per combattere il caldo avevo bisogno di andare al bagno.Marco condivideva il bagno con la sorella, mentre i genitori ne avevano uno per loro.La sorella di marco, Chiara, era qualche anno più grande di noi, una ragazza bellissima che spesso guardavo con sguardo sognante nonostante lei non avrebbe mai nemmeno considerato le timide e imbarazzate avance di un ragazzino come me.Nel bagno si trovava anche la cesta della biancheria sporca e appena entrato il mio sguardo si focalizzò sulle mutandine di Chiara. Con timore reverenziale mi avvicinai per esaminarle, inizialmente senza nemmeno toccarle. Era il mio primo incontro con dell’intimo femminile, non so cosa, ma c’era qualcosa che ...
    ... trovavo estremamente eccitante. Presi coraggio e le presi dalla cesta con due dita e le esaminai con cura: Erano mutandine bianche, forse un perizoma, con dei fiorellini sopra e del pizzo che le incorniciava. La parte interna era coloratadi un tenue alone giallino a testimonianza del loro utilizzo. Così vicino ne sentivo l’odore, acro e intenso ma irresistibile.D’improvviso la voce di Marco mi riporta alla realtà chiamando il mio nome, il mio viaggio in bagno si è protratto troppo a lungo.Sto per rimettere le mutandine dove le ho trovate, ma mi fermo. Mi blocco per un attimo indeciso, poi appallottolo il perizoma e me lo metto in tasca. Con il cuore ancora a mille ritorno in camera di Marco, teso come un corda di violino. E se mi scopre? cosa gli dico? cosa mi invento? le avrò messe bene in tasca? non è che sporgono? No! Non guardare che si accorge! Appena si distrae le riporto a posto. Si ma le hai viste? figurati se Chiara si accorge, e marco mica mi guarda in tasca! Questi pensieri affollavano la mia mente combattuta tra l’eccitazione del furto e la natura del bottino, ma vengono interrotti da Marco: “Cos’hai in tasca?”.Il cuore quasi si ferma, porto lo sguardo verso il basso per capire dove e cosa ho sbagliato: un lembo delle mutande spunta dalla tasca palesemente gonfia.Pietrificato dalla paura cerco uno scusa qualsiasi, anche la meno credibile, ma non riesco a trovare nulla.“Niente…non ho niente” dico mentre metto la mano in tasca cercando di nascondere l’evidenza.Marco ...
«123»