1. Storia di un massaggio


    Data: 02/04/2020, Categorie: Gay / Bisex Sensazioni Autore: Marco_24, Fonte: RaccontiMilu

    ... rassicuro il sofferente di amena patologia della futilità della propria condizione patologica, ci senta di ammazzare il tempo rimanendo impuniti; o almeno, rilasciati per insufficenza di prove.Che cosa fai nella vita, il lavoro, lo studio... Bravo Marco, fallo parlare, dopotutto &egrave abbastanza interessante. Solo alla domanda sulla ragazza glissa come un pattinatore sopra una macchia d'olio, peraltro arrossendo leggermente; non insisto, ed automaticamente, spinto da chissà quale ancestrale o sopito istinto, lo sguardo passa dalla povera coscetta infiammata alla linea lunga dei boxer. Non mi aspettavo nulla, al massimo il lieve rigondiamento dell'apparato genitale maschile; e così era. Lui lo nota, io non noto che lui nota, e dopo un nuovo torrente di parole su come l'università sia fucina d'uomini stupidamente colti e ottimisticamente inutili, i boxermostravano un figurino diverso; diversamente da prima, io lo noto e lui lo nota, e io noto che lui nota, e lui nota che io arrossisco. Perch&egrave sento un formicolio tra le gambe? Siano benedetti i jeans larghi, che tra le morbide volute di tessuto nascondo un'imbarazzante verità. La diga si rompe. Incubi sogni pensieri paure angosce desideri si distribuiscono formando un unico pensiero:voglio il cazzo.Nudo puro e crudo.Le mani mi tremano vistosamente, e anche lì - Marco, dovresti fare il politico! - viene tutto celato dal famoso Massaggio Vibratorio, tanto caro a stimolare quei muscolini così teneri!Siamo al termine; le ...
    ... mani, odiose traditrici dell'omoepifania appena compiuta si ribellano al lavoro. Ed ecco, quella maledetta frasettina presupponente la raffinata abilità delle mie falangi. Stavolta lo prendo come un complimento, e prima di rendermene conto, pronuncio la frase.Quella frase.Eccome se ci so fare...Arrossisco violentemente, con i jeans che ormai mostrano la mia vergogna; la testa bassa, gli occhi oscenamente ricercano quel gonfiore nei boxer. Fermati Marco fermati fermati fermati. Lo sguardo sale, la sagoma &egrave netta. Il mio viso ormai violaceo incontra il suo. In quel sorriso le orride immagini del pubblico ludibrio a cui rischio di venire esposto scompaiono, e prende posto quel Marco che si vede dopo tre pinte di birra. Perch&egrave la birra si misura in pinte, mica in litri!Continua a sorridere, io sorrido "però qui c'&egrave ancora un po' di gonfiore!". Non sono io. Sono io. Lo voglio. "e cosa si può fare?"Il tessuto nero morbido lascia il posto ad altrettanta morbidezza; &egrave molto simile al mio, solo un pochino più grande; la vista, la mia prima vista di fronte ad un pene mi lascia inebetito per qualche istante buono. Sono un suo accenno mi ridesta. Sorride ancora.Salto dal dirupo, dal baratro di cui non sono mai riuscito a scorgere il fondo. Un fondo dalla pelle morbida, che al mio tocco sussulta leggermente. Quel piccolo cilindretto di carne &egrave per me fonte di autentico terrore, eppure il corpo a cui &egrave attaccato non mi respinge, anzi, si priva del suo ...