1. L'odore... 3


    Data: 03/04/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Gay / Bisex Sensazioni Altro, Autore: Naughty Bard, Fonte: RaccontiMilu

    ... gentile con me, io... in realtà avevo paura che non mi avresti più rivolto la parola dopo ieri pomeriggio...� sorrise.�Beh, a dire il vero lì per lì avevo una gran voglia di spappolarti la faccia a pedate, te lo saresti meritato!� me lo disse quasi con cattiveria �...poi però ho pensato che in fondo non è colpa tua se sei un frocio di merda, sei nato così...� disse semplicemente �...sei nato per ciucciare cazzi, punto e basta, perciò visto che siamo amici, ho deciso di aiutarti...� adesso si che il senso di colpa mi divorava:�Grazie Dave... non so che dire amico, non ci avevo pensato... sono in debito con te, di brutto!� il suo ragionamento filava e aveva messo le cose in una prospettiva completamente diversa.�Tranquillo amico, ti sdebiterai alla grande, hahahaha!!!� la sua risata quasi mi gelò il sangue �...l�idea di avere uno schiavetto che vive solo per me mi tira un casino, hahaha!! In fondo sarà molto più divertente che pestarti a sangue, giusto?!� feci un risolino idiota e lui mi sorrise.�Tu pensa solo a fare tutto quello che ti dico e siamo pari, ok?� ero nervoso ma gli risposi:�Ok...� e gli accennai un sorriso.�Haha! Bravo amico! Dai, ora andiamo che facciamo tardi!� si alzò dallo sgabello e guardò tutta la roba per la colazione sul tavolo. Poi mi sorrise:�Pulisci tu qui, io vado a mettermi le scarpe e sono pronto.� era il primo ordine che mi dava e mi fece male. Lo so, era probabilmente niente in confronto a quello che avrei fatto per lui, me ne rendevo conto, ma ...
    ... era il primo e mi fece più male degli altri.�Ok...� gli dissi sempre a voce bassa mentre lui si avviava verso le scale. Presi la sua tazza di cereali, poi lo guardai.�Dave!� si voltò con il piede sul primo scalino.�Per quanto tempo ti dovrò fare da... da... insomma...� Non riuscivo a dirlo. Lui mi sorrise di nuovo e ridacchio:�SCHIAVO, Andy...� mi suggerì perfido.�Si...� gli risposi poco più che un sussurro. Ridacchiò di nuovo facendo finta di riflettere:�Dunque... fammi pensare... mmmmm.... direi per tutto il cazzo di tempo che voglio amico, hahaha!! Ti va bene come risposta? O forse preferisci... fin quando non mi sarò rotto le palle di usarti, huh? Scegli tu, per me è uguale, hahahaha!!!� non che mi aspettassi qualcosa di molto diverso ma il suo tono non addolcì minimamente la pillola e sentirlo fu un�altro colpo durissimo.�Ok... va bene.... è giusto...� gli dissi, un po mestamente, mettendo la tazza nel lavello. Mi sorrise annuendo e guardandomi trionfante per qualche secondo.�Bravo amico, hai capito come funziona!� poi salì le scale. Mi aveva messo in una posizione peggiore di quella che credevo. Come se la mia lussuria non fosse abbastanza per schiavizzarmi! Adesso con le sue parole era riuscito a creare un enorme circolo di colpa dentro di me, che mi schiacciava a terra e mi rendeva suo anche, e soprattutto, a livello mentale. Doveva averci pensato tutta la notte, o forse gli era venuto spontaneo dire quelle cose? Non seppi mai la risposta. Non che avesse importanza ...
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