Le disavventure giovanili di Gena. (3)
Data: 04/04/2020,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Tibet
Gena e il secondo frate... Il viaggio riprende, la loro vita riprende, i loro sguardi sono incatenati e il frate anziano li nota, conosce la vita l'uomo e chiama vicino a se il giovane e parlano a lungo, molto a lungo, il giovane la cerca con lo sguardo, poi lo distoglie... poi la cerca ancora, le sorride e la guarda anche frate Pietro, l'anziano. Il viaggio prosegue, Aosta è a poche ore di cammino. Gena cammina accanto al padre, i due frati davanti a loro a diversi passi di distanza, parlano, Gena non sa staccare lo sguardo dal giovane, ripete mentalmente il suo nome... Rocco, Rocco, lo fa scorrere sulle labbra come scorre un ciottolo lungo il fondo di un ruscello trascinato dalla forte corrente fino a farlo fermare in una pozza di acqua calma... chiara... cristallina, lui Rocco il ciottolo... lei Gena la pozza. Sogna Gena mentre ammira il passo scattante del giovane, la sua figura alta e slanciata, la bella testa con la chierica, il suo volto girato verso il compagno, verso il frate più anziano, questo robusto, alto, con la barba folta, fra Pietro è il suo nome e parlano, parlano... Rocco che porta il nome di uno dei santi più popolari del tempo, e Pietro il nome del vicario di Cristo. Non immagina Gena cosa dicono. Ah... quanto è grosso l'ostacolo che interrompe la corsa del ciottolo verso la pozza, che infrange il suo sogno ad occhi aperti. Non immagina che parlino di lei, della notte trascorsa, che Rocco racconti per filo e per segno cosa hanno fatto, che gli dica del ...
... suo corpo e che il frate anziano chieda ancora maggiori particolari mentre i suoi occhi si arrossano dalla lussuria, sono complici fra Rocco e fra Pietro, ambedue schiavi della più sfrenata concupiscenza. Rocco è usato come una chiave passe-partout, usano la sua bellezza, la sua prestanza per sedurre e poi... poi godono assieme la vittima, e il loro rapporto è anche fisico, sono libidinosi... tanto che non disdegnano dei rapporti fra loro, rapporti contro natura. Ora con tono ilare, con disprezzo, fra Pietro ricorda al giovane confratello l'osservanza della Regola, la deride, gli ricorda la loro missione, i pericoli e le tentazioni che offre la vita terrena, ridono della dannazione eterna e infine il discorso si ferma sulla donna, sulla donna e sulle sue grazie che possono dannare, dicono che peccare è umano che è come un cadere, ma che si ha l'obbligo di rialzarsi e di riprendere il cammino, ridono. Con il sole allo zenit si fermano e dopo il frugale pasto riposano all'ombra, Gena si allontana, sono accampati presso un ruscello ne risale il corso, ha bisogno di potersi spogliare, lavare. Si toglie tutto sicura di essere sola e nuda entra nell'acqua gelata, le sembra di ricevere sulla pelle una pioggia di aghi da tanto è fredda, si esamina, si guarda fra le cosce dove ancora rimane traccia dello sperma raggrumato colorato del suo sangue e si apre, apre la sua conchiglia, la vede arrossata gonfia, si lava con la mano a coppa, si immerge tutta. Raggiunge la riva e si stende, gode ...