1. Le disavventure giovanili di Gena. (3)


    Data: 04/04/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: Tibet

    ... del calore dei raggi solari e inizia a pensare alla notte passata, rivive la passione e... le sue mani iniziano ad accarezzare il seno, passano lievi sui capezzoli, li sentono inturgiditi dal bagno gelido e ci giocano, una mano rimane lì e l'altra scende passa il ventre e raggiunge il suo vello d'oro apre le gambe, piega le ginocchia e inizia a toccarsi, le sue dita corrono, le usa come fossero la verga di Rocco, le spinge dentro... a fondo, vuole rivivere quei momenti, quella sensazione unica di essere riempita, l'altra mano lascia il seno e trova il punto che le darà il piacere e lo strofina, lo prende fra le dita e lo stringe fino a che l'orgasmo la rapisce e la fa volare. Frate Pietro... Frate Pietro vede allontanarsi la ragazza, quella che fino a poco prima riteneva fosse un ragazzo ora sa che e' una donna, si alza e la segue. Si ferma ai bordi della piccola radura al bordo del ruscello dove la donna si sta lavando e resta bloccato dalla visione, vedere il corpo della donna lo colpisce proprio giù, sotto, all'inguine, è un peccatore incallito fra Pietro, predica bene e razzola male, non sa resistere agli stimoli della carne, lui si che cade e si rialza, solo che la sia vita e' tutta una caduta! Ah... l'ipocrisia degli uomini di fede! Lui ne è l'esempio vivente. La osserva, la vede sdraiarsi, aprire le gambe e toccarsi e si tocca anche lui, alza la tonaca e inizia a menarsi, ha un grosso arnese, particolare, curvo, con delle piccole protuberanze sull'asta, il glande ...
    ... coperto, lo scappella mentre i suoi occhi non si staccano dal bel corpo sdraiato, poi in preda alla lussuria irrompe nella radura. Ha appena appena goduto... Gena, è ancora inarcata mentre l'orgasmo provato la abbandona lentamente e sta scemando poco a poco, sente il passo pesante dell'uomo, lo smuoversi dei sassi, le sue grida, gira la testa e vede fra Pietro precipitarsi su lei, sente che la chiama... figlia del demonio, antro della lussuria, precipizio dei sensi, cloaca di perversione, e sente il suo corpo che le preme sopra. Si difende Gena come può, si divincola, scalcia, cerca di mordere, di graffiare, ma il peso dell'uomo la sfianca, sente la barba sul viso, la bocca morderla, poi la sente sul seno e ancora una mano che la sta frugando. E' esausta... non ha più forza di lottare e si abbandona, vuole che finisca presto, solo che finisca presto. Poi... mentre sente una pugnalata nel basso ventre, è lui che la penetra con il grosso cazzo, si estranea... ma, ma... suo malgrado, malgrado lei non voglia... sente un calore irradiarsi da sotto e torna ad essere attiva, gode della violenta penetrazione favorita anche dal suo bagnato, dal bagnato della sua masturbazione e da quello che ora l'atto le provoca, schiude le mani finora chiuse a pugno e le pone sulle spalle dell'uomo, apre di più le gambe e le alza, le alza per favorire meglio la spinta e si sente rapire dal piacere, gode... gode a lungo, urla anche mentre l'uomo le si svuota dentro. Gode ancora di più che con Rocco. Il ...