1. Educazione al sorriso


    Data: 06/04/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Philosm

    ... pieno, in mano, posarlo, finire di bere. Accavallò le gambe e subito le rimise parallele, indietreggiando coi piedi sotto la sedia.-Si rilassi signora- Commentò lui, con un sorriso:-La lezione non è ancora iniziata. Oggi le spiegherò alcune caratteristiche che ritengo indispensabili nel comportamento di una schiava. La richiamerò, se commette degli errori, ma senza punirla. Dato che, però, non mi piace ripetermi, da domani, non sarò più così indulgente. Trascorreremo queste ore per conoscerci meglio-Lei vuotò il bicchiere, per niente tranquilla e la sua ansia cresceva sempre di più. Avrebbe preferito saltare tutti quei preliminari e arrivare subito al sodo: come strapparsi il famoso dente, ma evidentemente l�uomo voleva cuocerla a fuoco lento.-Suo marito- Proseguì - Mi ha parlato in termini lusinghieri, di lei. So che si comporta bene e, infatti, l�ha mandata da me, perché vuole che perfezioni alcuni aspetti della sua già ottima educazione. Ogni sera, lui telefonerà, per informarsi come sta procedendo l�addestramento: quindi non si preoccupi-�Ogni sera? �Trasalì fra sé e sé �Ma non dovevo stare qui, solo un giorno?� Era ciò che suo marito le aveva detto per rassicurarla ed accettare quella proposta.L�uomo notò il nervosismo della donna:�Vedo che è ansiosa di cominciare! Le consiglio, se le occorre, di andare in bagno, perché più tardi, è inteso vero, sarò io a decidere il cosa, il come e il quando. L�aspetto di qua fra dieci minuti-Lei non rispose e corse alla toilette. ...
    ... Erano gli ultimi minuti di libertà. Poteva forse ribellarsi? Si chiese appena seduta sulla tazza. Scappare via, senza dirgli niente e tornare a casa, inventando una scusa? E come? Se non sapeva neanche, esattamente dov�era. Era stata accompagnata dal marito al treno e intrattenuta con continui messaggi al telefonino, in modo da impedirle di guardare dove fosse diretta. Ricevette l�ordine di scendere all�ultimo momento. Presa in consegna da quell�uomo, fu costretta ad inforcare degli occhiali molto scuri, che le impedivano di distinguere il paesaggio; salita su un�auto e fatto un percorso di mezz�ora, era giunta in un piccolo paese: ignoto.Tutto era stato concordato precedentemente col marito.Il progetto era eccitante: vivere la storia di un viaggio misterioso ed essere prigioniera di uno sconosciuto: una delle sue fantasie si stava realizzando.No. Era lì e voleva stare al gioco. E poi quel tipo la incuriosiva. Sembrava rispettoso e autorevole, nello stesso tempo.Tornata nella sala, l�uomo le chiese:-E� pronta? Possiamo cominciare?La donna annuì- Per prima cosa, mi faccia vedere cosa ha portato nella valigia-Lei si diresse verso quella, dicendo: -Non so esattamente, l�ha preparata mio marito e�..--Attenta! Prima regola: una schiava può parlare solo quando ne ha il permesso. Se lo ricordi!- Lei arrossì, fermandosi, sorpresa.-Ora può andare a prendere la valigia e aprirla-La donna si chinò ma lui, con tono severo: -Ferma! Ha sbagliato di nuovo! Torni qui, per favore-Lei si alzò di ...
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