1. Nel fienile con mia cugina Sonia


    Data: 11/04/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: beast

    Io e i miei abitavamo in una cascina costruita più di cento anni fa dai miei bisnonni paterni su una collina dell’Astigiano. Chi ci veniva a trovare lo trovava un posto bellissimo, circondato da dolci colline e campi coltivati, che a seconda della stagione assumevano i mille diversi colori della verzura che vi cresceva. Ma io non ci vedevo nulla di speciale, forse perché lo guardavo con gli occhi meno sognanti di chi in campagna ci è nato e più che bei paesaggi vede il duro lavoro che lo aspetta, giorno dopo giorno, stagione dopo stagione. La mia cuginetta Sonia invece lo adorava e diceva che era un vero paradiso. Ma che ne poteva sapere lei, ragazzina di città. Lei ci veniva solo in estate, a passarci parte delle vacanze, ma la mattina restava a letto fino a tardi mentre io mi alzavo all’alba per andare ad aiutare papà nei campi o con le bestie. Il massimo del suo impegno aiutare mia madre in cucina o andare a dare il mangime alle galline e alle oche che scorrazzavano nell’aia, era sempre più un gioco che un lavoro. Quando nel tardo pomeriggio rientravo stanco morto la trovavo sempre fresca e riposata e vogliosa di giocare con me, mentre io gettavo i miei vestiti puzzolenti nel cesto della biancheria da lavare e mi ficcavo sotto la doccia, poi mi sbattevo sul vecchio divano a giocare ai videogiochi. Sonia mi stuzzicava, ma un po’ perché ero esausto dopo la dura giornata nei campi, un po’ perché la vedevo solo come la cugina viziata di città non le davo molta corda. ...
    ... Quell’anno però le cose presero una piega un po’ diversa. Devo dire che quell’estate mia cugina mi sembrava più carina degli anni passati, non so se la cosa dipendesse dal fatto che i miei ormoni fossero resi particolarmente pimpanti dai miei diciotto anni o se fosse lei ad essere realmente cambiata. Resta il fatto che ormai era quasi una donna, non mi ricordavo di aver mai notato che avesse delle tette così “gonfie” , anzi non mi ricordavo proprio che avesse le tette! Inoltre le metteva sempre in evidenza, provocandomi con canottiere particolarmente succinte o piccoli top elasticizzati dai colori fluo. E anche il sedere… possibile che avesse sempre avuto quel meraviglioso culetto a mandolino? Fasciato dentro quegli hotpants sembrava proprio il sedere di una delle attrici porno che guardavo sul mio portatile, e su cui mi smanettavo il pisello quando ero sicuro che nessuno potesse entrare in camera mia. Una sera, prima del tramonto, stavo finalmente mungendo l’ultima capra della fila quando sentii qualcosa sfiorarmi l’orecchio, mi girai infastidito e pronto a scacciare il solito moschino ma vidi che a solleticarmi era una spiga di frumento manovrata abilmente da mia cugina. La stronzetta se la rideva li in piedi dietro di me, in testa teneva uno dei miei vecchi cappelli di paglia, i suoi bei capelli biondi erano raccolti in due graziose trecce, gli occhi verdi luccicavano maliziosi, indossava un paio di short di jeans tagliati a salopette, sotto la pettorina non indossava nulla e i ...
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