1. LA FATA DI FERRO 1


    Data: 24/08/2017, Categorie: Lesbo Sensazioni Autore: Giovanna, Fonte: RaccontiMilu

    ... scelte da compiere � - la fissò. � ecco: vorrei affidarti Nicòle per il doposcuola affinché tu possa insegnarle la lingua e aiutarla a passare questo momento piuttosto turbolento. Naturalmente sarai adeguatamente retribuita... è ovvio! Sai non me la sento di affidarla a un�estranea in un paese che non conosce � per lei sarebbe solo un ulteriore trauma e francamente vorrei evitarle altro strapazzo. � Flora la interruppe, alzando decisa una mano: - Alt! Tesoro mio! � disse decisa � Non è una questione di soldi... figurati � ma ciò che mi chiedi è di grande responsabilità. Cosa ti fa credere poi che le maioliche italiane e la cucina in veranda rappresentino il paradiso? � la squadrò quasi offesa: - Anche io ho una mia vita, sai? Il fatto che vivo da sola non vuol dire che non ho �nessuno� ma, soprattutto, anche io ho i miei problemi � purtroppo. � e il suo viso si ammantò di una delicata tristezza. I loro occhi si incrociarono � Flora sorrise, vedendo lo sguardo sparuto di Franca, sembrava lei la bambina confusa, adesso. - Oh, insomma � disse infine risoluta � e va bene! Facciamo una settimana di prova, ok? � Franca annuì, aveva la stessa aria di un cane che scodinzola � Però voglio sapere con precisione i giorni in cui la ragazza verrà da me. Io posso riceverla dalle tre. Non prima. Sono impegnata col lavoro e dalle mie cose � e la sera a casa alle venti. Domenica prossima ti farò sapere se voglio e posso prendermi l�impegno di fare da baby sitter a una �bambona� più alta di ...
    ... me! � sorrise bonariamente. Si accordarono su un compenso forfettario per le spese, ma non era quello il problema che sarebbe potuto sorgere tra loro. Quella sera da sola nel lettone Flora, ad occhi chiusi, tornò con la mente tutto alle impressioni che le aveva suscitato Nicòle. Le forme acerbe, i seni piccoli e di certo duri come il marmo... a questo punto i suoi pensieri si illanguidirono immaginando il fiore acerbo tra le sue cosce � avrebbe pagato per poterlo almeno annusare, proprio in quel preciso istante, ma per ora poteva essere solo un sogno. I suoi pensieri diventarono sempre più lascivi. Allora le immagini, che in quel momento creava con la fantasia, si confusero con i ricordi più reali e tangibili del passato. Il volto della giovane si confuse con quello della madre, quando era giovane e fresca: la rivide mentre abbassava la testa, dai capelli fluenti e lei che si tuffava sulla sua figa bagnata e intrisa di odori che sapevano di piacere. La lingua di Franca affondava in profondità nel suo fiore. Ricordò tutte le volte in cui ella stessa aveva ricambiato quell�esasperante frugare con la bocca tra i peli della vulva fino a scavarne il solco per profanarlo con bramosia. La figa di Franca nell�eccitazione si confondeva con quella di un�altra, una donna sconosciuta, dai contorni indefiniti e illuminata dalla luce che le arrivava di spalle, occultando i lineamenti del suo viso. Ma poco dopo, fresca come rugiada, appariva l'innocente visione di Nicòle. Ansando e grondando ...
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