1. Il giovane vicino


    Data: 20/11/2017, Categorie: Trans Autore: Alexia8, Fonte: Annunci69

    Avevo 21 anni quando decisi con degli amici di prenderci una vacanza e trascorrere qualche giorno al mare.
    
    Affittammo un locale che erano delle piccole casette in legno a schiera proprio sul mare in un oasi di verde come solo la Sardegna può essere, era davvero stupefacente.
    
    Erano risultate costose e sacrificate quelle 2 settimane ma ne valsero la pena.
    
    Portai con me di nascosto il mio vestiario da Alexia anche se consapevole che sarebbe stato impossibile trovare un occasione per sfruttarlo data la perenne presenza dei miei amici.
    
    Accanto a noi il terzo giorno giunsero degli ospiti, un gruppo di ragazzini tra i 15 ed i 18 anni, 2 case piú in la c'erano i loro genitori che gli avevano preso una location tutta per loro. Gia a vederli erano odiosi e viziati da morire, tanto che i miei amici iniziarono a prenderli di mira scherzando su di loro quando uscendo ci incrociavamo.
    
    Andó avanti cosí per qualche giorno fino a quando una sera notammo che i ragazzini si davano alla pazza gioia con musica altissima e urla da incubo, cosí i miei amici provvisti di super alcolici decisero di invitarli da noi a festeggiare e fare amicizia con il chiaro intento di farli stare molto male nei giorni seguenti e farsi grandi risate.
    
    Accettarono e ricordo che fu una lunga notte, nonostante la giovane età bevevano vodka senza sosta e alla fine tra la loro arroganza e quella dei miei amici si divertirono tutti. Io stavo un po sulle mie non avendo mai gradito piú di tanto gli alcolici, ...
    ... e notai ke non ero la sola, uno dei giovani se ne stava in disparte a guardare fuori dalla finestra, cosí mi ci avvicinai ed iniziammo a scambiare qualche chiacchiera civile tra il casino che ci circondava.
    
    Si chiamava Daniel e aveva 17 anni, era molto carino ma in quel momento non pensai a niente che riguardasse il sesso, passai il resto della serata a parlare del piú e del meno fino a che non rientrarono tutti ai propri alloggi e caddero addormentati come un mucchio di cadaveri.
    
    Approfittando di essere l'unica sobria e ben sveglia, mentre mi spogliavo per andare a letto presi dalla tasca nascosta della valigia un perizona e lo infilai, solo per sentire un poco quel pizzo sulla pelle.
    
    Mentre mi accarezzavo le gambe liscissime davanti lo specchio notai dal riflesso che dalla finestra si vedeva una luce ed affacciandomi notai qualcuno che spiava dalla finestra di fronte e si nascose subito appena mi vide.
    
    Restai impietrita, qualcuno di quei marmocchi mi aveva vista e rischiavo davvero grosso.
    
    I giorni seguenti cercai, per paura, di stare sulle mie e di evitare il vicinato sperando che la cosa andasse nel dimenticatoio, fino a che i miei amici mi dissero che la sera sarebbero andati a ballare in una discoteca nei paragi e sarebbero venuti anche i ragazzini con i quali ormai ci si divertivano.
    
    Vincendo la paura su di me finsi che stavo male, forse per un insolazione e decisi di stare a casa.
    
    La serata era di una noia mortale davanti la tv, fino a quando non ...
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