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Ciao zia
Data: 17/04/2020, Categorie: Incesti Autore: Angelo15
Ieri è morta mia zia. La notizia mi ha raggiunto mentre me ne stavo sdraiato in camera cercando un po' di refrigerio dal caldo di agosto. Mia moglie, che aveva preso la telefonata, mi ha chiesto se intendo andare al funerale e ho risposto di no. Non perché non fossi legato a mia zia, anzi, ma perché sarei in imbarazzo a incontrare mio zio. quello stesso imbarazzo che provo da molti anni a questa parte e che mi ha spinto a evitare di andarli a trovare o ad ospitarli a casa mia. Per spiegarmi meglio, devo fare un salto indietro di almeno vent'anni, allora ne avevo 18 appena compiuti e avevo chiesto ospitalità a mia zia e al marito che abitavano in una località di mare. Era il mio unico modo di fare qualche giorno in spiaggia, soldi in casa ne giravano pochi. Loro lo sapevano e mi accolsero ben volentieri. Passai così tre settimane ospite loro. I figli erano già fuori casa, chi via per le vacanze, chi impegnato a lavorare e così i miei zii furono felici di avermi con loro. Ma già il giorno successivo al mio arrivo, successe qualcosa che mi imbarazzò: ero stato in spiaggia tutto il giorno e non avevo badato molto a proteggermi la pelle, così la sera mi ritrovai rosso come un peperone. Mio zio quando mi vide scoppiò a ridere, mia zia invece si preoccupò, soprattutto pensando a quello che mio padre, suo fratello le avrebbe potuto dire per non aver badato a me. Per quanto la tranquillizzassi, effettivamente il bruciore era fastidioso e così, dopo cena, rigorosamente a dorso nudo ...
... avendo io la sensazione di essere incandescente, mia zia mi chiamò in camera sua. Come sua abitudine lo zio era al bar con gli amici per il dopo cena e mia zia mi invitò a sdraiarmi a pancia in giù per mettermi una crema a suo dire miracolosa. Non so cosa avvenne, non avevo particolari fantasie per mia zia, donna peraltro neppure bellissima, ma il morbido del letto, il fresco della crema, il sollievo alla pelle, mi provocò un'erezione violenta. E quando mia zia mi disse di voltarmi, prima cominciai a nicchiare e poi di fronte alle sue insistenze lo feci tenendo le mani sull'inguine. Vidi mia zia sorridere mentre mi ordinava di togliere le mani. Insomma, sprofondai di vergogna, mentre lei passava sul mio petto la crema e ancora più quando mi disse:" togli i pantaloni che faccio anche le gambe!". Insomma per farla breve, passai la mezz'ora più terribile della mia vita, con il pene che premeva dilatando gli slip e mia zia che pareva divertirsi a imbarazzarmi passando e ripassando l'interno delle cosce. Quando ebbe finito mi sorrise e mi strizzò l'occhio e se ne andò lasciandomi nel più profondo degli imbarazzi. I giorni successivi non accadde più nulla, e finii per convincermi che ero l'unico responsabile di una vicenda che di vergognoso non aveva nulla. Il lunedì successivo, mio zio riprese il lavoro e mia zia mi invitò a non fare tardi al mare per mangiare con lei. Ma, verso le 11,30 me la vidi arrivare in spiaggia:" ho pensato di fare un bagno anch'io e poi di mangiare qualcosa ...