1. Ciao zia


    Data: 17/04/2020, Categorie: Incesti Autore: Angelo15

    ... qui con te. Che ne dici?", mi disse sedendomi accanto. "Hai fatto benissimo zia! Allora andiamo in acqua?", le risposi prendendola per mano e trascinandola a forza verso le onde. Fu un bagno bellissimo, nuotammo insieme e poi ci sdraiammo a prendere il sole. "Come va la pelle?", mi chiese e non mi sfuggì un suo piccolo sorriso. "Ottimamente, quella crema è un portento!", le risposi senza guardarla. Lei si girò verso di me e stavolta rideva apertamente:"Ho notato!", disse, poi mise gli occhiali da sole e si addormentò. O così mi parve. Fatto sta che io ne approfittai per guardarla. Se di volto non era bellissima, mia zia aveva però un bel fisico, tonico malgrado gli anni, un seno piacevole da guardare che ben gonfiava il costume. Il ventre ancora piatto malgrado le gravidanze. Mentre la guardavo sentivo tornare l'erezione così decisi di alzarmi per andare a riva a guardare il mare. Ma, mi ero sbagliato, o mi ero sentito addosso gli occhi di zia mentre mi allontanavo? Il mattino dopo mio zio uscì presto, come suo solito.Io mi preparavo per il mare e chiesi a zia se sarebbe venuta anche lei. Mi disse di no, perché, aggiunse, il sole del giorno prima le avevo fatto comparire un'eritema sul collo, che sembrava guarito e che invece... "A proposito, mi disse,prima di uscire mi metti questa pomata?", e mi passò un piccolo tubetto. "Certo, le dissi, fammi vedere, piega il collo". E qui successe che mia zia, che avevo davanti, invece di piegare il collo, si piegò lei, in modo ...
    ... inatteso. Il suo culo finì per appoggiarsi al mio pube e per arrivare al collo e metterle la pomata dovetti spingermi contro di lei. L'effetto fu ancora una volta devastante. Le mani mi tremavano mentre procedevo a spalmare con inusitata lentezza il medicinale. Ma oramai stavo terminando, tra poco non avrei avuto nessun'altra ragione per stare in quella posizione. Allora provai... "Zia, le dissi, l'eritema è solo lì o da altre parti": Zia non si mosse ma con una voce che mi parve debolissima, mi disse che sentiva un pizzicore sulla schiena, di controllare, per favore... Così, le alzai il vestito scoprendole schiena e culo e...deglutii quando mi resi conto...che non aveva messo le mutande... A quel punto non mi frenai più: con una mano presi ad accarezzarle il culo, mentre con l'altra liberavo il pene oramai allo spasmo. Lo indirizzai e la penetrai. Era inzuppata di umori e scivolai dentro senza nessuna fatica. me la scopai lì, in corridoio, dove eravamo, aggrappato a lei con entrambi le mani, con la foga dei miei diciotto anni. Ce però non mi consentirono di resistere a lungo... Venni quasi subito dentro di lei, e mi accascia sulla sua schiena. Quando il pene uscì da lei, mia zia si scostò, e senza guardarmi se ne andò diritta in bagno. A quel punto, mi sentii morire. Raccolsi le mie cose e me andai al mare. Sulla spiaggia pensai a lungo se non era il caso di lasciare quella casa subito e tornare dai miei. Ma cosa avrei raccontato? Rischiavo in ogni caso di creare casino. Alle due, ...