Accattivante visione
Data: 17/04/2020,
Categorie:
Lesbo
Sensazioni
Autore: Idraulico1999
Ho soppesato e stimato per bene il tuo pene beneamata, cara e preziosa padrona delle tue immaginazioni. Ho atteso quel delicato sapore acre, amaro e spiacevole dell�orgasmo sul mio palato, infine t�ho guardato, malgrado ciò non eri tu, perché era la maschera d�un animale sotto sforzo, un coinvolgente e intrigante cumulo di nervi, di muscoli e di sudore in questo caldo infernale. La tua densità m�ha invaso la gola, ciononostante non hai placato la mia sete, all�opposto, vederti così forte e indifeso nel sentire il tuo ultimo affanno m�ha in conclusione soffocato. Tu sei stupenda, sei fantastica m�hai detto, io muta ad ascoltarti ormai senza coscienza, senza l�avarizia né la meschinità del giocare, senza un minimo di pudore.Io t�ho ordinato di chinarti e tu lo hai fatto, poi hai iniziato a leccarmi le dita dei piedi, hai slacciato le minuscole corde che mi stringevano le caviglie, hai fatto scivolare le mie scarpe lungo il collo del piede, il caldo umido della tua lingua, i tuoi baci, ma non t�ho chiesto niente. Tu sei il primo, perché ho dovuto sempre implorare questo gioco, ma tu no, perché tu sei stato come una doccia bollente, una lumaca, un essere paurosamente lento, giacché la mia pelle t�ha ricevuto senza contestare, inizialmente un piede dopo l�altro, nel tempo in cui io ero io distesa e spalancata.Io voglio che tu raggiunga la notte m�hai nel mentre ordinato, io in quella circostanza non ho potuto fare altro che adempiere, allontanando il tocco dalle mie parti intime ...
... stillanti e mollarle dove tu desideravi, al di sopra della mia testa per bramare e sperare un buio assoluto, per lasciarmi svuotare da ogni pensiero, dolcemente attratta e conquistata dalle tue guance contro i miei polpacci. Tu m�hai bendato con una fascia di seta umida e fresca. Hai paura? No, per niente, t�ho detto io in maniera spavalda, nulla mi fa paura. Tu hai riso, non ricordo dove avevi le mani, però il morbido tepore delle cosce t�avvertiva, lo sdraio era al fresco, oasi d�ombra in quell�attico, eppure intorno a me i tetti e le costruzioni sembravano molli, ondeggianti nel seguire regolarmente il ritmo del mio respiro.In verità non mi sono accorta d�un ragazzo che ci spiava dal condominio di fronte, forse tu m�hai detto qualcosa, ma ti giuro che non m�importava assolutamente niente. Aspettami, io ho chiuso gli occhi, giacché non volevo che la tua assenza rompesse il fiato alla magia, in tal modo ho portato una mano per accarezzarmi lentamente il seno, però spinta da una frenesia improvvisa sono scesa lungo il ventre fino a sfiorare le grandi labbra, poi mi sono morsa un labbro, no, non devi. In seguito t�ho sentito arrivare e ho riportato la mia mano umida nella posizione in cui stava quando te ne sei andato, successivamente m�hai succhiato le dita e te ne sei accorto. Devi stare ferma, scusa, il ghiaccio sul collo m�ha stravolto, dato che quei brividi violenti hanno percorso ogni mio nervo, intanto tu ridevi.Di nuovo la tua lingua è tra i miei piedi, poi il ...