La mia vicina
Data: 17/04/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: vogliadigioco73
... salutai e non persi tempo. Le chiesi subito se fosse lei a lasciare, tutte le mattine , quella sia di profumo " non saprei " mi rispose. Mi avvicinai al suo collo annusandola da sopra la spalla fino a sotto l'orecchio. Annusai a pieni polmoni tanto da far sentire il sibilo dell'aria che entrava nel mio naso. Non ce la feci a non far nulla e le diedi un bacio dietro l'orecchio "sei proprio tu" dissi di colpo per levare entrambi dall'imbarazzo del mio gesto. Lei sorridendo imbarazzata e arrossita sali le scale e io continua a guardarle fino alla porta facendole notare apposta che le stavo guardando le cosce.
Rientrai in ufficio ma ero turbato, eccitato, folle di desiderio. Salii le scale arrivai fino alla porta ma poi esitai. Allora salii ancora più su fino sulla scala che portava in soffitta, perchè sapevo che da li potevo vedere una parte dell'interno dell'appartamento grazie a un finestrone posto sopra la porta. Tanto per capirci, i vicini che stavano al piano di sotto avevano oscurato quel finestrone proprio perchè salendo le scale lasciava vedere all'interno, mentre loro lo lasciarono così perchè trovandosi all'ultimo piano abitabile non sarebbe salito nessuno, e non quelle poche volte che si andava in soffitta. Insomma arrivai sulle scale giuste che mi permettevano di sbirciare all'interno ma mai mi sarei aspettavo di vedere la scena che mi si prospettava davanti. Lei era li, sul suo divano, le gambe aperte la gonna alzata, senza slip, che si masturbava ...
... energicamente. Era rossa in viso, gli occhi chiusi la bocca semi aperta in una smorfia di immenso piacere.Ero paralizzato ma non potevo permettermi di sciupare l'occasione.Scesi i pochi scalini, le suonai. Prima di aprire mi fece attendere almeno 3 minuti. Schiudendo la porta leggermente "dimmi" mi disse con un filo di voce,"credo che tu abbia bisogno di una mano" le risposi secco e con la faccia da vero porco. Non disse nulla, apri la porta per lasciarmi entrare. Fui una furia, un tornado, la spinsi sul divano facendola quasi cadere per sedersi, mi inginocchia al suo cospetto aprendole le gambe. La sua bella figa depilata a dovere era bagnatissima e io non mi feci invitare, la leccai senza aspettare.La leccai per parecchi minuti, era buona ,sapeva di figa vogliosa e io stavo impazzendo, in quei pochi minuti lei venne abbondantemente e io non mi tirai indietro nel bere quel succo saporito.
Mi alzai continuando a guardarla negli occhi ,tirai fuori il mio attrezzo che era duro, venoso, voglioso. Le ordinai di succhiarlo e devo dire che lei lo fece di gusto e con una certa morbosità. So quasi per certo che anche lei era insoddisfatta della sua vita sessuale. Io era parecchio tempo che non lo facevo così, in modo animalesco come piaceva a me. Mi fece venire nella sua bocca e fu spettacolare. Non contenti e sapendo che quella era un'occasione che non si sarebbe ripetuta a breve o addirittura non si sarebbe ripetuta affatto, ci prodigammo per cercare in camera del figlio maschio, dei ...