1. ICO “Tribute” - Una falena e una lanterna


    Data: 20/11/2017, Categorie: Sentimentali Autore: Alba6990, Fonte: EroticiRacconti

    Ico prese la ragazza per mano. Dovevano trovare una via d’uscita. C’era solo un unico problema: non c’era! Lei, aveva constatato, non aveva una grande forza fisica. Probabilmente aveva anche i muscoli delle gambe mezzi atrofizzati a causa del suo isolamento. Quindi sarebbe stato impossibile farle fare quella scalata infinita verso i grandi finestroni, visto che nel mezzo della salita vi era una catena arrugginita su cui arrampicarsi. E anche se fosse stato possibile...buttarsi giù dalla torre era un’idea tanto folle quanto cretina. L’unica via poteva essere attraverso gli altari in pietra accanto a loro, ma non avevano la spada con loro. Sarebbe stato impossibile spingerli via, erano troppo pesanti. E poi funzionavano solo grazie alla magia legata alle rune! “Ico.” disse tutto a un tratto la ragazza. Lui si sorprese non poco! Come faceva a sapere il suo nome?! Lui non sapeva nemmeno come si chiamasse lei! Il tempo per i convenevoli aveva deciso di ritardarlo in un momento più adatto, dove magari non vi fosse il rischio che un mostro d’ombra uscisse dal muro! Ma ad interessarlo ancora di più di questa questione, per lui alla fine abbastanza trascurabile, era il fatto che lei stesse indicano con la mano gli altari in pietra. Effettivamente non aveva pensato a sfruttare la ragazza, per così dire! Lei, sicuramente, conosceva il castello meglio di lui, vi era rinchiusa da più tempo, magari sapeva alcuni segreti che avrebbero potuto tornargli utili! Ico si diresse agli altari, ...
    ... mano nella mano, la ragazza al seguito che si faceva trascinare docilmente come un aquilone al vento. Fece per parlare, ma accadde qualcosa di abbastanza imprevisto: lei si mise al centro dei quattro pilastri e dalle sue mani fuoriuscirono quelli che sembravano dei fulmini abbaglianti di luce. Ritrasse subito le mani, come se l’emettere quell’energia gliele avesse scottate, e se le portò in grembo, massaggiandosele. Nel frattempo, i fulmini assumevano la forma di un cerchio di luce folgorante, che si espanse nella pietra. Come era accaduto per la spada, gli idoli si illuminarono, gli occhi dei visi decorativi divennero quasi vivi, la pietra verde acqua brillò e gli altari si spostarono in modo ordinato. “Come ci sei riuscita?” chiese Ico colpito. Ma lei non rispose. Si limitò ad osservarlo calma. Lui le prese di nuovo la mano, occhi negli occhi. Si diressero fuori. Si trovavano su un ponte di pietra sul mare. Purtroppo, non conduceva all’esterno come Ico sperava, ma ad un’altra struttura del castello. Lasciò la sua mano per una frazione di secondo e lei camminò con calma e allo stesso tempo decisione, verso un divano in pietra situato alla loro sinistra. Era strano quel divano, sembrava essere fatto della stessa pietra verde acqua degli altari. Sembrava lampeggiare sotto la luce solare. Lei si mise in piedi davanti ad un lato, guardando Ico con la stessa aria calma di prima. Forse era stanca. Anche lui era un po’ stanco. Non da dormire, ma da sedersi un momento. In fondo, la sua ...
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