058 - Papà Luca e sua figlia Alessia
Data: 20/04/2020,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Incesti
Lesbo
Autoerotismo
Gay / Bisex
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
Il mio nome è Luca, architetto quarantacinquenne, viso dai tratti regolari, bocca sensuale e volitiva e gli occhi neri e profondi. Porto i capelli corti, a spazzola, sono brizzolato, purtroppo, ormai da qualche annetto. Sono alto un metro e ottanta e fisicamente sono magro ma non troppo, insomma per dirla in parole povere, a livello addominale, ho qualche chilo in sovrappeso. Abito con la mia famigliola in una villetta, che è sita sul cucuzzolo di una verdeggiante collina, dove si gode un meraviglioso panorama con vista sulla sottostante metropoli. Era d�estate, mio primo giorno di vacanza e quel pomeriggio io me ne stavo seduto nel mio giardino, a godermi qualche leggero refolo di vento fresco, protetto dal sole da un folto e profumatissimo tiglio. Leggevo un libro, dove si narravano le gesta di un pericolosissimo serial killer ed ero, mentalmente immerso, in questa appassionante lettura, quando udii una voce cristallina, che io ben conoscevo, giungere dalla strada , mia figlia se ne stava tornando a casa.Aprì il cancelletto con la chiave e percorrendo il sentiero lastricato in pietra, giunse al marciapiedi che accompagnava l�intero perimetro della casa. Vidi allora, che non era sola e che al suo fianco vi era Marco il giovanotto biondo, carino e a dire il vero un po� effeminato, che si accompagnava a mia figlia da qualche mesetto, loro, si tenevano per mano affettuosamente. Mi videro e quasi in coro�..�Ciao pà���Buona sera�..�Risposi�.�Ciao a tutti e due���Pà noi andiamo ...
... dentro, Marco mi insegna a suonare il flauto�..��Ok, se avete sete, dentro c�è la mamma, chiedete a lei���Mentre si allontanavano per raggiungere la porta finestra che dava accesso all�interno della casa, per la prima volta in vita mia, guardai mia figlia con occhio critico e valutai che mia moglie, dentro al suo ventre aveva provveduto ad impastare bene i vari ingredienti a sua disposizione e che aveva dato alla luce un piccolo capolavoro. Forse era Alessia che si era trasformata in poco tempo e che ora, improvvisamente era sbocciata e i frutti si vedevano fin troppo palesemente. Rimasi come un ebete, con la bocca spalancata a guardargli il bellissimo sederino, ma , pensai, sono io che non l�ho mai guardato o gli si è formato stanotte!!!Le gambe, che la gonna un po� troppo corta, gli lasciava totalmente scoperte, erano dritte e belle, come quelle di sua madre. I capelli lunghi che gli cadevano sfiorando la curva del sedere, erano scuri e lucenti. Poco prima, quando Alessia si era voltata per salutarmi, aveva sostato una frazione di secondo, prima di volgersi per proseguire il suo cammino e avevo notato il suo seno, erano due collinette ancora in fase di crescita, ai vertici delle quali, si mettevano però in chiara evidenza, i duri capezzolini, che spingevano spavaldi, la stoffa tesa del leggero top azzurro . Inspiegabilmente, il mio sguardo si soffermò un attimo a considerare il culetto del ragazzo. Non so spiegare, ma aveva un sedere dalla forma femminile, sporgente, ben ...