058 - Papà Luca e sua figlia Alessia
Data: 20/04/2020,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Incesti
Lesbo
Autoerotismo
Gay / Bisex
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
... Alessia, mi accorgevo che non riuscivo a guardarla solo negli occhi ma che il mio sguardo si posava, se pur di sfuggita, sulle sue tette. Questa cosa capitò parecchie volte, non capivo se ero solo condizionato dal sogno o forse dal meticoloso esame che avevo portato avanti in precedenza oppure ero diventato un padre con idee incestuose. Dopo cena, mia moglie ed io, come dei poveri vecchietti, ci dedicammo al nostro sport preferito, ovvero, guardare un film in tv. Alla fine del primo tempo, mi alzai dalla poltrona e mi avviai in bagno, percorsi il corridoio e passai davanti alla camera di Alessia, sentii chiaramente le note del flauto e pensai che il ragazzo era un bravo insegnante, mia figlia in poco tempo stava diventando brava. Dopo avere espletato le mie funzioni fisiologiche ritornai sui miei passi e sentii delle risatine proprio mentre le note del flauto risuonavano dolcemente. Ma, pensai, se suona il flauto, come fa a ridere e a parlare contemporaneamente? Mi insospettii e sbirciai dal buco della serratura�� In effetti lei stava suonando il flauto, già, suonava il flauto di Marco!!! Stava accucciata davanti a lui, che era nudo interamente e in piedi, io li vedevo di profilo e il mio pensiero in quel momento fu: Che cazzo che ha il giovanotto!!! . Lei usava il �flauto� in modo inverso e anziché soffiarci dentro lo aspirava e succhiava la puttanella!!! I bastardi, avevano inserito un qualche CD di musica da flauto e poi si erano dedicati a qualcosa di più eccitante ed ...
... appassionante!!! Non riuscivo a staccare gli occhi dal buco della serratura e vidi la ripetizione della scena vista in sogno, solo che era lui che se la scopava alla pecorina!!! Vedevo il culo di lui che stava a gambe divaricate con le ginocchia leggermente flesse, fra le gambe di lui, ebbi modo di osservare le palle lisce e glabre che gli pendevano pesanti e la fighetta rosea, aperta e depilata di Alessia, dentro la quale il cazzone di Marco entrava e usciva come un grosso stantuffo. Mi alzai a malincuore e coprendo il mio cazzo duro con le mani, ritornai in poltrona, mia moglie mi domandò come mai ci avevo impiegato tanto tempo��..�No, niente, mi sono soffermato ad ascoltare Alessia che suonava il flauto����Hai sentito come lo suona bene, da quando gli sta insegnando Marco le cose vanno meglio!�Non riuscivo a mantenere la giusta serietà e preferii glissare sull�argomento, cambiando discorso��Che è successo qui? Hanno scoperto chi l�ha ammazzata?�No, no, non ancora�.�Seguivo il film in tv ma dentro la mia testa stavo vedendo un altro spettacolo, più cercavo di concentrami sulla pellicola televisiva, più vedevo le spettacolari chiappe di Marco che si contraevano e spingevano il grosso pene nella figa di mia figlia. Non riuscii più a togliermi le mani dalla patta dei pantaloncini corti. Mia moglie ogni tanto spostava lo sguardo su di me e capivo che mi osservava di sottecchi, non comprendeva sicuramente il mio disagio, la mia strana eccitazione, cercava di leggermi nel pensiero ...