-
Notte estiva 2
Data: 22/04/2020, Categorie: Incesti Autore: MissL
... per convincerlo. -Prometto che non farò nulla che tu non voglia, ma ti prego, Dio la vedi che gnocca, non puoi negare che non ti tira l’uccello- Con uno sbuffo di risata sentii avvicinarsi anche mio fratello, erano tutti accanto a me, sul bordo del letto, alle mie spalle e ai miei piedi. Ero circondata, sarebbe stato difficile rimanere immobile questa volta, senza neanche una minima reazione. Con il silenzio e gli occhi chiusi non potevo distinguere le loro posizioni, ma sentii subito una mano partire dalla mia spalla nuda a scendere fino alla mia, ebbi un brivido causato da quel primo strano tocco e dallo strano posto, non so perché, ma dalle loro frasi mi sarei aspettata si fiondassero su altre parti del mio corpo. Accarezzò la mano, sollevò le dita, mentre io cercavo di rimanere più rilassata possibile. Piano piano, lentamente, la sua mano si insinuò sotto la mia e con tutto il dorso cercò di alzarla. Il mio braccio era un peso morto, completamente guidato dalla sua mano. Lo spostò di pochi centimetri, finchè le mie dita non sbatterono sulla stoffa dei suoi jeans. Persi un battito ad immaginare cosa c’era sotto alla stoffa che stavo involontariamente accarezzando. La mano a toccare il materasso e il rumore di quei jeans che insieme ad altri indumenti venivano silenziosamente tolti. Quando sentii di nuovo la mano sulla mia capii che questa volta non avrei trovato ostacoli. Le punte delle mie dita si scontrarono con la sua pelle calda, per poi scendere leggermente e ...
... ritrovarsi ad avvolgere la sua asta bollente. La sua mano sulla mia guidava i movimenti lenti su di lui. Stava diventando difficile trattenere il mio assenso mentre sentivo le nervature a contatto con i miei polpastrelli, i miei ansimi crescevano nella mia testa mentre anche l’altra mano diventava protagonista di un corpo ben diverso. Le mie estremità completamente abbandonate andavano allo stesso ritmo ma non in sincrono, il secondo membro era più lungo del primo, o comunque mi stava guidando diversamente. Ognuno aveva il suo modo di darsi piacere e me lo stavano dimostrando Mi immaginai nella testa le seghe che si stavano facendo grazie a me, anche se non ero abituata a farne di così intense, di solito sfogavo tutta la mia voglia in quei movimenti altalenanti che adesso invece sembravano spinti da un soffio per quanto erano intensi ma mi facevano percepire ogni più piccolo spostamento. Sentii il letto muoversi piano e qualcuno avvicinare il corpo al mio volto. Il terzo membro, quasi certamente di mio fratello si protese sul mio volto fino a lasciare carezze bagnate sulle mie guance, l’odore pungente della sua voglia era presente in me, lo sentivo e lo assaporai leggermente quando lo spalmò sulle mie labbra come se fosse un rossetto. Diamine, sarei potuta morire in quel momento e non so perché ma sarei morta felice. Le voglie degli altri due uomini bagnavano le mie mani e quella sulla mia bocca cercava di entrare. Fu difficile aprirla senza farmi accorgere, ma forse lo stato ...