1. Notte estiva 2


    Data: 22/04/2020, Categorie: Incesti Autore: MissL

    ... d’eccitazione non lo fece riflettere poi molto. Il membro entrava e si ingrandiva tra le mie labbra scivolando sulla lingua sempre più a fondo. Era sempre più difficile e sempre più eccitante, se fosse sceso ancora più giù non so se sarei riuscita a trattenere un conato. Cercai di respirare ritmicamente e di concentrarmi su altro. Fortunatamente una mano e poi l’altra a specchio che non erano impegnate a guidare le mie, cominciarono a spogliarmi voltandomi leggermente. Il nuovo babydoll si slacciava con un fiocco e non fu difficile per loro scoprirlo ed ammirare con una sola mossa il mio corpo nudo. Le mani percorrevano il mio corpo in preda all’eccitazione. Le mie mani vennero abbandonate sul materasso e le loro viaggiavano prepotenti su di me. Calarono facilmente le mie mutandine e divaricarono le mie gambe tirandone una per uno verso di loro. Ero bagnata, lo ero da quando erano entrati, lo ero da giorni in attesa di quella serata, anche se non l’avrei mai immaginata così. Le dita di uno accarezzarono la mia intimità bagnandosi finalmente un po’ di me, mentre il membro dell’altro bagnava il mio corpo lasciando scie del suo piacere. Le dita mi penetrarono lentamente per poi indagare dentro di me alla ricerca di un piacere che avrei voluto urlare. -Ti prego Frà, posso scoparmela?- chiese Alex a mio fratello che come avevo intuito si divertiva con la mia bocca. -No- rispose smettendo e staccandosi dalle mie labbra che rimasero dischiuse sbavando sul cuscino. -Allora ...
    ... scopatela tu- ribattè ormai ragionando con la sua eccitazione. Mi ero sempre chiesta che cosa ci trovassero le persone nel vedere qualcuno scopare e a quanto pare quella era la mia risposta: i loro gemiti mentre il rumore dei loro membri non più dolcemente segati erano eloquenti, immaginandosi forse di essere loro stessi ad affondare in me. L’asta scivolò dentro di me come se fosse il pezzo perfetto del puzzle, mi salì sopra attento a non pesarmi, e con lenti movimenti ma decisi, entrava sempre più in me. I due ragazzi provavano tutte le angolazioni, toccando il mio corpo e accarezzando i miei seni, unica parte che era rimasta loro disponibile. Quando stuzzicarono i miei capezzoli e li strinsero in sincrono i miei occhi rotearono all’indietro nelle mie palpebre chiuse. Non mi ricordavo fosse una tortura così grande eppure era così bella e devastante. I versi rotti dei tre ragazzi si confondevano placando la mancanza di non potermi aggiungere a loro. Continuava a scoparmi ad un ritmo incalzante, e quando uscì per schizzare il suo seme sul mio corpo lasciò un vuoto tale che anche la mia intimità pulsò aggiungendo i miei umori alle lenzuola fradice. -Po posso veni rle in bocca?- la voce rotta non mi fece capire chi dei due fosse, ma il membro che entrava tra le mie labbra per esploderci mi rese chiara la risposta di mio fratello. Appena venne lasciò la mia testa che venne inclinata dall’altra parte dove l’ultimo membro cercò di centrare la mia bocca già piena sbagliando di qualche ...