Lettera a mia moglie
Data: 22/04/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: gt
Sei stata un po biricchina ma in modo alquanto strano.. Andavi in palestra quando eri giovane e ti piaceva tanto il tuo maestro e avevi già capito tutto. Ti attirava il suo modo di essere uomo e provavi sensazioni forti quando lui ti era vicino. Sapevi che non gli avresti detto di no se lui ti avesse accarezzata : non gli avresti tolto la mano dal tuo corpo. Anzi sentivi che il tuo corpo avrebbe ricevuto sensazioni alle sue palpazioni e avresti ceduto. Era quello che volevi da lui : lui. Sai sedurre, moglie , penso inconsapevolmente. Appari candida e sprovveduta, forse inconsapevole degli effetti delle tue azioni. ( e questo è uno dei tuoi misteri che mi hanno affascinato). E così ,quando alla fine degli esercizi ginnici uscisti dalla doccia con l’accappatorio ben stretto in vita, all’invito del maestro di salire sulla bilancia per verificare il tuo peso , ti sfilasti l’unico indumento che indossavi esponendogli il tuo corpo. Ti batteva il cuore forte ma candidamente ,rispondendo alla espressione meravigliata di lui stampata sul suo forte viso, con il tuo fare quasi angelico -e questo esalta la tua sensualità- non trovasti di meglio che scusarti per avere capito che dovevi pesarti senza indumenti. Questo è quanto è successo all’inizio della tua storia con Pippo. Storia che ha segnato la nostra vita. Ti sentivo irrequieta in qual periodo. Staccata da me ma pur sempre vicina a me. Eri restia a rispondere alle mie sollecitazioni sensoriali e io , inconsapevole del tuo ...
... stravolgimento interiore, non sapevo darmi concrete risposte. Quella sera nulla faceva presagire il terremoto che di li a poco sarebbe piombato sulla mia vita. E’ pur vero però che anche io ho tanta parte negli accadimenti di quesi mesi e sono stato uno stupido nel non accorgermi delle profonde incisioni che le mie fantasie ti provocavano quando ,per soddisfare le mie fantasie erotiche e tentare di accendere le tue, il pomeriggio a letto ti corteggiavo come un bambino massaggiandoti le gambe e poi le cosce sino ad arrivare sù , li dove c’è il tuo Cielo. Ebbene sì , quei massaggi volevano dare messaggi . Messaggi erotici forti perchè chiaramente allusivi alle mani del tuo maestro sul tuo corpo; ma la voglia ,anzi l’immenso desiderio, di sentire le mie dita umide del tuo umore , di avvertire le tue sensazioni , di sentirti finalmente vibrare, vinceva su ogni logica considerazione. Questa droga mi faceva pulsare le vene , mi stordiva totalmente la ragione e vinceva sempre quel sinuoso serpeggiare del desiderio di te. Il possesso di te. Il possesso delle tue sensazioni che ho amato . Il trasferimento a me di te. Il trasferimento a me delle tue emozioni. Solo questo cercavo per soddisfare la mia sete d’amore: godere delle tue sensazioni , volere che tu avessi voglia di emozioni , amare le tue voglie , amare le tue emozioni. Per fare questo avevo bisogno della tua fisicità. Avevo bisogno di sentire il tuo corpo e non volevo che mi rimanesse estraneo. Avevo maturato l’idea che io non ...