L'inizio della storia
Data: 23/04/2020,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Ale_Bolzo
... bocca davvero niente male, e pensai tra me e me: “Porca troia, non aspettavo altro”.
Lei iniziò a pompare, era una delle sue prime esperienze, ma era brava, succhiava abbastanza bene anche se usava troppo i denti. La presi di forza e la girai, iniziammo un 69 bellissimo. Io leccavo i suoi umori come un aspirapolvere. Lei era in preda al più totale godimento e intanto leccava e massaggiava i miei testicoli prendendoli tra le sue mani. Ad un certo punto mi fermai (anche perché stavo per venire) e dissi: “Fede, voglio fare l’amore con te”. Ci baciammo e capì che era arrivato il momento tanto atteso.
Andammo nella mia stanza, mandai un messaggio al mio compagno di camera e chiusi la porta a chiave. Riprendemmo a baciarci, eravamo accaldati. Ci strusciavamo come assatanati. Eravamo nudi e vogliosi l’uno dell’altro. Ripresi a massaggiare la sua fighetta e lei pian piano riprese il controllo del mio pene in erezione.
Infilai il profilattico e con un colpo deciso ma nello stesso tempo delicato misi il mio pene nella sua vagina. Cominciai piano piano per farla abituare, aveva gli occhi chiusi. Dopo un po' aumentai il ritmo e pompai forte, lei ansimava e ad ogni mio affondo tirava degli urletti, e mi diceva: “Cazzo Ale, è lungo, lo sento in gola”. Mi accorsi che in quel momento volevo quasi farle male, anzi non mi importava nulla di lei, io andai avanti, scopavo forte, lei urlò e mi ...
... disse: “Siiiii, sii cazzo non fermarti” mi incitava ad ficcare più forte. Volevo quasi spaccarle la fica, i suoi umori mi avevano bagnato le palle e questo mi aveva fatto eccitare il doppio. Mi graffiava la schiena mentre la pompavo con tutta la mia forza. Lei emetteva dei gemiti straziati, quasi come se volesse trattenersi, ma io continuavo a pompare come un ossesso, avevo fiato da vendere, sembravo instancabile. Ad un tratto, dopo dieci minuti di affondi, urlò:”oh cazzo siiiiiiiiiiii, sono venuta”. Mi fermai un secondo per riprendere fiato. Ero in apnea. Mi sganciai per un secondo e pensai: “Metà del lavoro è fatto, zio porco”
Lei mi tolse il preservativo e lei inizio a pomparmi nuovamente, alternando labbra e lingua, facendo roteare quest’ultima come una trottola sulla mia cappella. Ma per quanto lei pompasse, io non riuscivo a venire.
In quel momento, mentre ero sdraiato sul letto e avevo la testolina di Federica chinata sul mio membro che succhiava mi venne in mente Lisa, la mamma del mio amico, in tutta la sua sensualità. Ci misi meno di dieci secondi, ansimai e venni copiosamente in bocca a Federica che assaporava il mio nettare caldo. Le dissi che l’amavo e lei a sua volta mi disse che non ci saremmo mai lasciati. Ma quante cose si dicono. Eh si, dopo un anno Federica mi lasciò, ma io mi scopai Lisa. Nella prossima storia, vi esporrò i fatti. Se vi è piaciuta commentate..