1. LA PRIMA COSA BELLA


    Data: 24/04/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: EvaLuna

    ... adesso che siamo soli io e te non contano altro che i nostri due corpi giovani e belli, la nostra voglia acerba, e mi basta sentire il tuo inguine strusciare contro il mio per bagnarmi, il tuo petto premere contro i miei seni, per farmi desiderare di restare lì, col tuo corpo addosso al mio, il più a lungo possibile.Forse tu ti accorgi di qualcosa, forse non riesco a fingere che non mi piaccia la situazione, fatto sta che trovi il coraggio di infilare una mano tra noi due, di arrivare in mezzo alle mie cosce e iniziare a strofinarla sopra la stoffa dei miei jeans.“Che fai, fermo!” ma il tono è troppo debole, troppo poco convinto, non convince nemmeno me, tu provi a risalire fino al bordo dei jeans e a riscendere giù, ma stavolta le dita scorrono sulla stoffa dei miei slip e il fatto che nonostante le mie proteste verbali io tiri in dentro la pancia per farti spazio ti incoraggia a sbottonarmi i jeans con l’altra mano, arrivare col palmo al mio monte di venere e spalancare per la prima volta le porte del mio piacere.La tua mano libera mi prende dietro la nuca e avvicina il mio viso al tuo, mi baci, la tua lingua impacciata e famelica si infila con foga nella mia bocca e stavolta non reclamo, non ho più forza né voglia di opporre resistenza, resto lì con le braccia lungo i fianchi a pomiciare con te, ipnotizzata dal piacere che la tua mano grande e nodosa mi sta regalando, semplicemente continuando a strofinarsi ...
    ... contro la mia passera, attraverso il cotone sottile ormai completamente bagnato.Capisci che mi piace e ti fai ancora più coraggioso, infili la mano tra la pelle e la stoffa, scendi giù veloce e infili il tuo dito medio nella mia fica, mi stacco dalla tua bocca per obiettare, non voglio passare per una facile, queste cose si fanno dopo essere usciti insieme, si fanno se sei la sua ragazza “ufficiale”, non di nascosto, così, all’improvviso, ma ho appena iniziato a scoprire quanto poco mi importerà di tutte queste cazzate, rispetto al piacere che posso ottenere dagli uomini.“No, dai, fermo, che fai! Cristian smettila, ti prego” , questo è quello che dice la mia voce, ma il mio corpo dice “continua, continua, sì , ti prego, mi fai impazzire, mi piace un casino!”.“Non ce la faccio a smettere, Eva, mi fai eccitare troppo, dai, ti prego, lasciami fare, fatti toccare”. Sento la voglia prepotente nella tua voce, sento l’eccitazione nelle tue mani, nel volume e nella durezza del tuo pacco che preme ancora contro le mie gambe e ti lascio continuare, lascio che il mio corpo scopra i primi sussulti del piacere, lo lascio godere.Poi delle voci, ci ricordiamo che siamo ancora nei giardini, con gli altri, mi assale la paura di essere scoperta e mi stacco in fretta, mi ricompongo, riabbottono i jeans e provo ad uscire, ma mi sembra impossibile che gli altri non mi leggano in faccia cosa ho appena fatto, cosa abbiamo appena fatto. 
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