Sbattuta in discoteca da un buttafuori maturo
Data: 25/04/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: LaCavalla, Fonte: Annunci69
Un venerdì sera, dopo aver cenato, mio marito mi propose di andare in una discoteca che proponeva musica anni ’80, mi confidò che aveva proprio voglia di vedere qualche bel maschione che si strusciava a me ballando.
Mentre lo diceva avevo visto la luce dell’eccitazione nei suoi occhi, cosi gli sorrisi in modo malizioso e allungai la mano sulla sua patta, notai che era eccitato, aprii la lampo, sbottonai i pantaloni e gli tirai fuori il cazzo diventato duro al solo pensiero e cominciai a masturbarlo fantasticando su quello che sarebbe potuto accadere una volta al locale. Se ne venne in meno di cinque minuti per l’eccitazione imbrattandomi tutta la mano del suo sperma. Dopo avergli donato il suo piacere, andai a prepararmi e scelsi, con il suo aiuto, un abitino nero di lana elasticizzato, corto e asimmetrico che metteva in risalto le mie forme generose con sotto un perizoma a filo nero, autoreggenti e calzai un paio di stivaletti borchiati con tacco da dodici.
Andammo in una discoteca sul litorale e mio marito mi lasciò all’ingresso mentre lui andava a parcheggiare l’auto, c’era molta gente in attesa al botteghino e dall’altro lato delle transenne che delimitavano la fila vi erano una decina di buttafuori, tutti rigorosamente palestrati. Tra di loro ce ne stava uno di mezza età che sembrava essere il capo da come dava disposizioni agli altri. Non appena mi notò, cominciò a fissarmi, a sorridermi, a farmi l’occhiolino.
Dal canto mio, dopo avergli sorriso in modo ...
... imbarazzato, mi girai verso mio marito che mi stava raggiungendo ma, ogni tanto, il mio sguardo era diretto verso quell’uomo e notai che non mi toglieva mai lo sguardo di dosso.
Superato il primo sbarramento dopo aver pagato, depositammo i soprabiti dalle guardarobiere e ci avviammo all’ingresso della sala, mentre stavo entrando io e mio marito rimanemmo distanziati e, improvvisamente, sulla porta un braccio mi bloccò, fu così fulmineo che ci andai a sbattere con il seno contro, mi girai stizzita verso quell’energumeno che con voce roca e profonda mi chiedeva di mostrare il biglietto e notai che era l’uomo che mi guardava precedentemente, non era bello ma aveva uno sguardo penetrante che mi fece sciogliere, gli porsi il biglietto ma lui con fare deciso mi disse: “mostramelo”, mentre con il braccio si strusciava sul mio seno libero sotto il vestitino e solo allora tolse il braccio molto lentamente e mi fece cenno con la testa di poter entrare, lo guardai turbata, ero eccitatissima, quell’uomo mi aveva fatta bagnare tutta e, dal sorriso che aveva fatto, si era sicuramente accorto che non indossavo il reggiseno.
Dopo quell’episodio che mi aveva turbata non poco, raggiunsi mio marito che era già in sala e ci accomodammo al tavolo che aveva riservato e dove fummo raggiunti da un’altra coppia amica con cui cominciammo a conversare, ero distratta, non capivo nulla di quello che dicevano e mi giravo in continuazione verso un angolo della pista da ballo dove si era posizionato il ...