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Rimpianto di una schiava
Data: 30/04/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Eyael Salazar
Ha aperto il mio vaso di Pandora lasciando uscire una serie interminabile di pensieri e emozioni a cui non riuscivo a dare un nome. Come potevo, non appena sedicenne sapere cos’era il mondo che Lei ha aperto davanti a me tentatore e peccaminoso come solo l’inferno può essere. Devo però ammettere che questa oscurità dentro di me c’è sempre stata, fin da quando ho memoria. Niente nascondino o campana, ma la mia personale sfida contro me stessa nello annodare e slegare le corde. Niente esplorazioni del mio sesso con dita avide, ma collari di ferro per provocarmi asfissia autoerotica. Tutto questo senza neppure sapere cosa fossi. Pensare che quando Lei me lo disse andai così in panico. Mi ricordo ancora la scena: io sdraiata comodamente nel divano con il fuoco che ardeva nel camino e la televisione accesa su qualche americanata. Il Suo messaggio impresso indelebilmente nella mia mente. Sei una sottomessa. Quelle tre parole ebbero il potere si sconvolgere il mio mondo e ancora oggi ad anni di distanza caratterizzano profondamente quello che sono, non solo nell’ambito sessuale. Lei fu il mio trovatore, l’esploratore rapace e assetato di virtù che comprendeva e forse comprende ancora, meglio di me i miei desideri e soprattutto le mie pulsioni. Com’ero ingenua al tempo e come lo sono ancora adesso, nel tentare di far girare il mio universo per il verso giusto; perché per quanto Lei sia stato il mio Colombo non ha voluto diventare il mio Cortez. Trovare, esplorare da mandarmi al ...
... manicomio, ma mai colonizzare. D'altronde cosa potevo sperare data la Sua levatura sociale? Avere nel proprio carnet una adolescente non combacia con la linea politica del Suo partito, neppure con quella del Ministero dell’Istruzione se proprio vogliamo essere pignoli. Tutto quello che Lei mi stava chiedendo non erano altro che normalissime richieste tra Dom e sub, solo ora me ne rendo totalmente conto, solo ora ho realmente imbracciato quello che sono e purtroppo Lei è già passato oltre. A volte amo fantasticare sul come sarebbe andata se la mia sottomissione virtuale fosse successa a vent’anni e non a sedici. Ogni volta mi cruccio per trovare un modo di presentarmi a lei nuovamente, come schiava e sottomessa e non come una bambina arrogante convinta di aver qualche diritto sul mondo. Godrei delle Sue umiliazioni, del tempo dedicatomi e semplicemente delle Sue parole sagge e sconce in ugual misura. Mi vorrei spingere più in là concedendoLe non solo la mia mente, ma anche il mio corpo a Lei piacendo. Sentire le Sue mani su di me. Le sue torture non solo nella mia mente ma come intricati disegni sul mio corpo. I miei limiti come barriere da superare centimetro per centimetro, imponendomi la Sua volontà. Anelo così disperatamente il Suo sguardo su di me, trasformandomi in una delle Sue elette; il Suo sadismo a complementare il mio masochismo. I Suoi capricci come legge incisa su pietra, per il Suo puro piacere. Desidero così disperatamente diventare puro corpo per esaudire i Suoi ...