1. mamma avvocato ... cap. 3


    Data: 01/05/2020, Categorie: Incesti Autore: mammaavvocato

    ... senza fiato, non parlavamo, solo gemiti, solo grugniti animaleschi.Andava avanti e indietro tenendomi bloccata per i fianchi, mi martellava il culo senza sosta, stringevo i denti per non urlare, le mani stringevano le lenzuola, il rumore dei suoi fianchi che sbattevano sul culo mi mandava in estasi. Fu un attimo, i suoi colpi erano diventati più ritmici e più profondi, si fermava un attimo ogni volta che arrivava in fondo. Sentii la sborra calda che usciva e riempiva l�intestino, due tre, quattro colpi profondi, altrettanti schizzi dentro di me. Passata l�eccitazione del momento cominciai a sentire dolore, soprattutto quando lo tirò fuori nonostante l�attenzione che ci mise. Consapevole di quanto fossero sproporzionate le dimensioni.Andò in bagno per ripulirsi e farsi un veloce bidet, io feci altrettanto con delle salviettine.Tornò in camera trovandomi ancora in preda agli ultimi spasmi di dolore: �grazie mà � so quanto ti faccio male � ma il tuo culo &egrave fantastico, Laura dice che non me lo darà mai perché ha paura che le possa fare molto male.Cominciammo a chiacchierare, di Laura e dei loro rapporti sessuali, mi confidò che quella ragazza gli piaceva ma che avevano grosse difficoltà viste le tante ritrosie di lei. Purtroppo il problema era sempre il medesimo, confrontava il sesso fatto con una donna adulta con quello fatto con una donna giovanissima.Eravamo nudi, un attimo di silenzio e lo colsi che fissava il mio seno attraverso il pizzo della tuta. Fu così che senza ...
    ... dire nulla mi stese sul letto salendomi sopra, sentii che con una mano guidava il suo cazzo nella penetrazione, ero bagnatissima, sentivo ogni minima variazione di forma, ogni vena, mi riempiva tutta.La scopata cominciò lenta, per poi giungere ad essere una veloce, senza sosta, sentivo le sue mani sul seno, sul viso, sui fianchi a tenermi ferma mentre mi martellava nella fica, quel peso sopra soddisfaceva ogni mio desiderio di essere posseduta.Si sfilò e si stese sul letto, invitandomi a cavalcarlo. Così feci. Ero io ora che guidavo, sentirlo dentro era qualcosa di magnifico, il cazzo me lo sentivo fino dentro allo stomaco tanto era lungo e grosso.Salivo e scendevo gustandomi ogni centimetro del suo cazzo, ero persa nella follia quando la suoneria del suo cellulare ci interruppe � era Laura, la sua fidanzata �In quegli attimi fui persa, era come se ci avessero scoperto, ero in preda al panico, volevo sfilarmi da lui, volevo scappare per rivestirmi, era come se tutta la ferocia dell�assurdità di quello che stavamo facendo si concretizzasse davanti a quel cellulare che squillava.Le sue mani mi bloccarono per i fianchi sopra di lui e ricominciò a scoparmi mentre il cellulare si ammutoliva, mi rilassai e nuovamente mi mossi per continuare la scopata.Il cellulare suonò ancora, allungò una mano, lo prese e aprì la comunicazione.�Ciao Laura � scusa avevo lasciato il cellulare nel giubbotto � finch&egrave sono arrivato ha smesso di suonare ��Parlava con lei mentre mi scopava � come se ...