Vacanza in famiglia 1 parte
Data: 22/11/2017,
Categorie:
Incesti
Autore: Scrittore, Fonte: EroticiRacconti
... occasione per lasciarsi guardare. A proposito della scala, che lei usava moltissimo, per spolverare tutti gli oggetti posti in alto, era lei che veniva a chiamarmi: “Renè, ti prego, vorresti reggermi la scala ? Ho paura che scivoli mentre ci sono sopra. Sii buono”. Io ero già volenteroso, ma quelle richiesta mi facevano precipitare in suo soccorso. Quel famoso pomeriggio Annette mi chiamò, come sempre, per farmi reggere la scala, cominciò a salire e mi accorsi che . NON AVEVA GLI SLIP!!! Il cuore mi salì in gola, il respiro ebbe una pausa e un gonfiore improvviso mi riempì i pantaloni. Annette mi stava mostrando il suo famoso culetto rotondo e prominente e dal basso avevo la visione meravigliosa di una peluria bionda che le ombrava la zona tra le cosce. Cominciai a sudare, mentre il pisello mi scoppiava nei pantaloni. Annette si sporgeva per spolverare non so cosa con il suo piumino e così facendo mi offriva prospettive sempre diverse della sua parte inferiore. Teneva una gamba appoggiata all’esterno della scala, come per equilibrarsi meglio e così potetti godere una visione del suo sesso aperto, del buchino del suo culetto tondo. Uno sballo. Appena scesa mi guardò con aria maliziosa, mi si strofinò contro e mi fece una carezza sul viso. Le ricambiai il sorriso e corsi nel bagno attiguo alla mia cameretta. Avevo il pisello in fiamme. La punta era così bagnata che mi aveva inondato gli slip. Li avevo appena abbassati per spararmi una sega iperbolica, che entrò Annette. “E ...
... bravo il signorino. Fa le sue cose da solo. E la piccola Annette che cosa ha fatto di male per essere esclusa da questa festa?”. Appena pronunciate questa parole, la “piccola Annette” chiuse a chiave la porta e si sbarazzò della vestaglietta da lavoro. Era completamente nuda. Aveva un corpo rotondo, pieno di curve, il culetto alto, sodo e sporgente, il seno pieno e alto che lei esibiva con orgoglio, i capezzoli bruni turgidi e prominenti. Ora vedevo da un’altra prospettiva la peluria che lei mi avevo concesso di guardare dal di sotto. Era bellissima. “Allora? Ci facciamo le seghe da solo, signorino? Lo sai che è sbagliato? Bisogna sempre essere aiutati da qualcuno, in questo lavoro. Proprio come per la scala !” Detto questo, senza lasciarmi replicare, si inginocchiò davanti a me e prese in mano il mio arnese, che ormai era gonfio a dismisura. Dalla punta colava un filo di liquido trasparente: Lei allungò la lingua e raccolse in bocca tutto quel liquido che scendeva; poi facendomi scendere la pelle mi scoprì tutta la punta, rossa e lucida di liquido trasparente. “Mmmm, quanto mi piace” diceva Annette e intanto girava con la lingua intorno alla punta, asciugando tutto quel liquido che la inondava. Poi aprì la bocca e ingoiò a poco a poco tutto il mio pisello. Sentivo la punta che toccava contro la sua gola. Poi lo tirò fuori, lo guardò, mi guardò negli occhi e con un sorriso lo infilò nuovamente in bocca. “Che bel cazzo che hai, signorino. Dai il tuo succo alla piccola Annette. Mi ...