Con un ventenne al mare
Data: 09/05/2020,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Milfroby
... nuovo non successe nulla degno di nota, così me ne andai in spiaggia come il giorno prima, sperando di incontrare Marco di nuovo e di fare qualche passo avanti. Non sapevo fino a che punto mi sarei spinta, ma pensavo che intanto potevo provocarlo un pò e vedere cosa sarebbe successo. Così decisi di mettermi in topless sul lettino in spiaggia, così chi fosse passato di lì avrebbe ammirato le mie tette al vento, che anche se sono un pò datate diciamo secondo me sono ancora decisamente sexy. Nessuno si scandalizza più per il topless, anche se tutti buttano l'occhio per guardare. Passò qualche signore e potei osservare come tutti più o meno davano un'occhiata al mio davanzale. Dopo un pò vidi Marco sulla battigia con mia immensa gioia. Aveva appena terminato di correre e si stava buttando in acqua. Da qullo che ricordo Marco è sempre stato uno sportivo quindi la cosa non era una sorpresa. L'idea che fosse sudato per la corsa mi eccitò moltissimo. Lo seguivo con lo sguardo e studiai il mio piano: lo avrei aspettato in topless per poi invitarlo a fare due chiacchere da me. Mentre arrivava avrei indossato di nuovo il costume, ma avrei fato in modo che potesse vedermi nuda per almeno qualche secondo. Lasciai il pezzo alto del costume leggermente tirato in basso, con gli elastici delle spalle abbassati lungo le braccia. Mentre era lì seduto sul lettino (io sulla sdraio) chiaccheravamo allegramente e io potei mettere in mostra qualcosa in più di me. Marco indossava gli occhiali da ...
... sole, quindi non potevo vedere se buttava l'occhio sul mio corpo. Mentre parlavamo non facevo altro che pensare alla sera prima e al fatto che lui avrebbe potuto vedermi nuda, se pur con una tenda davanti. Iniziai a fargli domande un pò più intime, tipo se aveva la ragazza o se ne aveva conosciute al mare, se usciva la sera ecc. Ma sembrava molto concentrato sullo studio, non era lì per divertirsi insomma. E comunque non aveva la ragazza. Arrossì un pò quando glielo chiesi, è un ragazzo timido. Mentre continuavamo a parlare io mi toccavo le gambe in maniera sensuale e ogni volta che potevo, tipo quando faceva una battuta, allungavo le dita fino a sfiorargli le ginocchia. Mi sistemai il costume un paio di volte all'altezza delle tette, giusto per portare la sua attenzione lì. Secondo me Marco cominciava ad irrigidirsi un pò, notavo il suo nervosismo e probabilmente la sua eccitazione. Anche se la sera prima non aveva visto nulla, ora aveva goduto per qualche secondo della visione delle mie tette al vento mentre si avvicinava, mentre ora lo provocavo con movimenti che secondo me un minimo di erezione gliela stavano provocando. Io ero eccitatissma; lasciai da parte il mio pudore e fantasticavo liberamente con la testa. Volevo avvicinarmi a lui, baciarlo, toccarlo, lasciarmi toccare e, soprattutto, vedere cosa aveva di bello sotto il costume. Poi lui se ne andò un pò di fretta. Credo si stesse eccitando troppo. Si alzò salutandomi dicendo che doveva tornare a studiare. mentre si ...