1. Con un ventenne al mare


    Data: 09/05/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: Milfroby

    ... alzava non potei non notare un certo rigonfiamento nel suo costume. Pensai "bingo! sono riuscita ad arraparlo". Quando si era ormai allontanato di qualche metro lo chiamai e gli ricordai di venire a prendere il gelato da me dopo cena. Mi disse "ok!" e se ne andò. Nei minuti successivi non mi restò che fantasticare su Marco che andava a casa probabilmente a farsi una sega pensando alle mie tette. Sorrisi all'idea. Il misto di vergogna e determinazione a continuare le mie provocazioni rendeva tutto più interessante. Un pizzico di senso del proibito continuava ad aleggiare in me, rendendo Marco una preda per me ancor più ambita. Il buon senso mi diceva che stavo esagerando, mentre il mio corpo mi sussurrava che Marco era perfetto per soddisfarmi e placare quell'ardore che mi stava logorando. Il resto della giornata trascorse noioso. Marco non si mosse da casa sua e io mi trascinai tra spiaggia, piscina e appartamento fino a ora di cena. Mi chiedevo se Marco sarebbe veuto per davvero o se aveva preso quell'invito come una frase di circostanza. Così cenai in terrazzo come faccio sempre lì mentre guardavo contiuamente nella direzione di Marco. Vedevo che si stava preparando la cena. Sul tavolo in terrazzo un mucchio di libri e quaderni. Decisi che non appena avesse guardato nella mia direzione lo avrei invitato di nuovo a venire da me. Ebbi la mia occasione verso le 9 e mezza di sera, mentre sparecchiavo le ultime cosa dalla mia tavola in terrazza lo vidi appendere degli ...
    ... asciugamani in terrazzo. Appena alzò lo sguardo io gli feci cenno col braccio di venire da me. Lui mi sorrise e mi disse "tra poco, grazie!". Nel frattempo andai in bagno a darmi una sistemata. Ero decisa a provocarlo, lo volevo, ero stufa di darmi piacere da sola. Per provocarlo un pò appesi un paio di slip usati sull'appendiabiti del bagno. Così, se ci fosse dovuto andare, li avrebbe visti lì. Io indossai un vstitino di seta piuttosto corto e che lasciava in bella mostra le tette. Per il resto non mi truccai oltre a quel poco che avevo già. Indossai un paio di salndali con zeppa e tacco, in modo da far risaltare le mie forme. Circa 20 minuti dopo suonò il campanello. Nonostante conoscessi Marco da una vita (fin da bambino) era eccitata come una ragazzina al primo appuntamento e mi chiedevo se anche lui provava lo stesso. Il cuore mi batteva a mille: ero schiava della mia nuova perversione. Aprì la porta e mi trovai Marco davanti. Indossava solo un paio di boxer e una canottiera. Sentivo il profumo del bagno schiuma. Lo invitai dentro e ci accomodammo in terrazzo. Gli porsi il gelato e iniziammo a parlare del più e del meno. Sembrava un pò intimidito da quella situazione, così gli chieso dei suoi esami per farlo sentire più a suo agio. Sono un'insegnante di matematica per cui riuscivo a seguire i suoi discorsi sugli esami di analisi per fortuna. Mentre parlavamo cercavo di notare se per caso lui faceva cadere lo sguardo sulle mie tette, cosa che successe un paio di volte almeno. Poi ...
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