1. La casa in montagna - prima parte


    Data: 12/05/2020, Categorie: Lesbo Autore: msm62

    Loredana, manager di Stylus, guidava concentrata la sua Mercedes nella notte, con la pioggia e la neve che cadevano in abbondanza e non le permettevano di avere una buon visibilità della strada. La casa di montagna di suo padre, deceduto da poco, era a pochi chilometri e la fiducia che riportava nella domestica domenicana presente nell'abitazione, le davano la sensazione di tranquillità e calore che sperava di trovare all'arrivo. Guidando sicura e decisa, prese le due ultime curve prima del bivio per lo Chalet sbandando con il posteriore della macchina ed evitando un Capriolo che sul lato della strada stava uscendo dal bosco. Fece appena in tempo a rallegrarsi per lo scampato pericolo, quando si accorse che poco distante, alla fermata dell'autobus, c'era una ragazza infreddolita, con scarpette in tela verde, jeans e una giacca a vento estiva. Il corpo minuto e gracile evidenziava il tremore dal freddo e con le mani portate alla bocca nel ricercare quel poco di calore che la potessero scaldare, stringeva le gambe esili piegando in avanti il bacino. Si fermò, abbassò il finestrino della macchina e chiese alla ragazza se volesse un passaggio fino in paese. La ragazza acconsentì, salì in macchina e si presentò:"ciao, mi chiamo Sonia, sto andando a casa di una mia amica di scuola e tu?". Mentre Loredana si stava presentando, suonò il cellulare della ragazza, che velocemente interruppe l'ascolto dell'anziana signora e rispose. Il viso della ragazza si rattristò all'improvviso e ...
    ... si mise a piangere. Loredana fu informata dalla ragazza che l'amica non si trovava a casa perché i suoi genitori non erano saliti in paese a causa del maltempo. Loredana si offrì di ospitarla e la ragazza smise di piangere e acconsentendo con il capo fece un sorriso. Arrivate allo Chalet, con il telecomando la donna aprì il portone del garage e parcheggiò l'auto vicino ad una motoslitta.
    
    Mentre il portone si richiudeva, le due donne scesero, presero i bagagli e si avviarono al piano di sopra. La domestica domenicana non c'era, tuttavia, aveva preparato la casa per il suo arrivo e aveva lasciato un foglietto sul tavolo della cucina con scritto:"buonasera signora, le ho acceso il riscaldamento, pulito la casa, preparato il letto e fatto la spesa che troverà nel frigo e nella dispensa. Mi sono dovuta assentare anticipatamente questo pomeriggio per correre da mia figlia in ospedale. Ritornerò appena possibile. Un saluto Rosy." Loredana borbottò il suo disappunto e a malincuore si rivolse verso Sonia e disse:" per questa notte dovremmo dormire assieme poi domani mattina vedremo come fare". Sonia sorrise e pensò che quella signora di sessant'anni, con il fisico robusto, un viso e la capigliatura curati, occhi azzurri che splendevano e con le labbra carnose che accentuavano la sua solarità, aveva un cuore d'oro e un carattere dolce rispetto a come si era presentata e, nonostante i suoi diciassette anni, avrebbe fatto la firma per essere come lei. Poi, con un sorriso chiese a ...
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