1. La confessione di giulia


    Data: 12/05/2020, Categorie: Trans Autore: SexCulture

    ... nostra intimità… tutto ciò era per me piacevole anche se non sapevo valutare più di tanto il perché. Provavo sensazioni nuove ed intense ma la mia attenzione non era rivolta al mio cazzino atrofico bensì al cazzone eretto di Matteo.
    
    Stava lì davanti ai miei occhi, bello lungo di circa 22 cm, venato e nodoso con una cappella larga e rossastra di cui respiravo appieno l’aroma con un piacere allora per me indefinibile.
    
    Il mio sguardo si fissò poi sui suoi coglioni pelosi che mi sembrarono enormi. In realtà erano soltanto di normali dimensioni ma a confronto con le mie palline risultavano giganteschi.
    
    Visto che lui si masturbava e che io non riuscivo a fare altrettanto gli chiesi se potevo provare a masturbare il suo pene.
    
    Matteo esitò un istante, ma poi amichevolmente mi autorizzò a farlo. Mi sedetti allora al suo fianco e con la mano sinistra mi avvicinai. Tremavo quando posai la mia mano sul suo cazzone. Fu per me una emozione fortissima e non sapevo perché. Lo accarezzai dolcemente poi cercai di imitare i gesti che avevo visto. Matteo iniziò a mugolare di piacere ed io ero felice di sentirlo vibrare così tra le mie dita.
    
    Presto il ritmo aumentò e mi ritrovai con una certa naturalezza a governare il suo piacere, cosa che mi faceva sentire molto bene. In pratica godevo nel vederlo e nel sentirlo godere.
    
    Lui mi incitava e mugolava sempre più forte poi, dopo un lungo momento, iniziò a fremere stranamente… fui preso dalla paura di avere fatto qualcosa di ...
    ... sbagliato, quindi mi fermai di colpo. Ma lui mi incoraggiò a riprendere subito. Così feci anche se con qualche cautela in fase iniziale. Assumeva strane espressioni, stava con gli occhi semiaperti, faceva smorfie e mugolava sempre più forte con un rantolo irregolare e pesante.
    
    Ero lì che lo segavo più velocemente quando, all’improvviso, vibrò più forte nella mia mano e dopo pochissimo vidi eruttare un fiotto di liquido biancastro e profumato che ricadde sul suo ventre e gocciolò lungo l’asta fin sopra le mie dita.
    
    Lui si accasciò all’indietro, preso dagli ultimi tremori di appagamento mentre io rimasi un momento immobile a sondare la sensazione di compiacimento che mi pervadeva.
    
    Qualche istante dopo portai istintivamente le mie dita bagnate sulle labbra e per la prima volta assaggiai il seme maschile. Il gusto era acido ed intenso ma piacevolissimo. “Mhmmm!... che buono!” pensai, così non solo mi leccai le dita ma, di nuovo spinto dall’istinto, mi chinai per raccogliere con labbra e lingua tutto il suo sperma sparso sulla pancia.
    
    Matteo mi guardava divertito e mi lasciava fare. Mi lasciò fare anche quando, dopo avere prosciugato il suo ventre, iniziai a leccare e a succhiare il suo pene che si stava ammosciando.
    
    L’emozione di prendere il suo cazzo in bocca, anche se non in fase di erezione, fu fortissima. Sentivo che era qualcosa per me di eccezionale. Leccai tutte le gocce di sperma, poi succhiai la cappella, infine tutto il membro e persino i testicoli ...
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