1. La lepre pazza - 13° capitolo: l'orgasmo di almudena


    Data: 12/05/2020, Categorie: Lesbo Autore: Samuela

    La Lepre Pazza
    
    di Parsamu
    
    13 – L’orgasmo di Almudena
    
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    Non passò molto tempo che il mio corpo mi comunicò l’impellenza di urinare.- Mi alzai e mi diressi verso la porta del vano bagno, decisamente elegante, con una grande vasca per l’idromassaggio.- Fu in quel preciso momento che si accese il mio desiderio di rendere omaggio al bel corpo di Almudena dentro l’idromassaggio.- Misi in funzione l’impianto.- Il caratteristico rumore delle bocchette dell’acqua ebbe il risultato di far entrare nel bagno Almudena che con il viso rilassato ed allegro entrò, dopo essersi tolta le autoreggenti ed il perizoma, nella grande vasca ponendosi a gambe larghe su uno dei getti caldi.- Presi posto su di una seduta e cominciai a giocare con il corpo di Almudena che aspettava ch’io prendessi l’iniziativa.- Un po’ sadicamente volli limitare inizialmente il gioco a semplici carezze superficiali e ciò nel tentativo di accenderla ancor più al desiderio.- Non ne aveva bisogno, perché i suoi capezzoli erano già ben appuntiti e rivolti in alto: tutto il corpo di Almudena, lucido e bagnato com’era, appariva in estrema tensione.- Anche lo sguardo di lei da allegro e sorridente aveva assunto un’aria interrogativa e quasi supplicante mentre un leggero tremore le scuoteva le gambe.-
    
    Mi alzai in piedi, guardai con desiderio il corpo di lei, quindi, con un gesto sincronico, la mia bocca si avventò sul capezzolo destro e mentre la palma aperta della mia mano destra prendeva possesso con ...
    ... dolce violenza del morbido interno coscia di Almudena, il mio braccio sinistro la cinse alla vita.- Ora sentivo nettamente la mia mano destra contenere la tenera dimensione di quell’adorabile sesso.- Immediatamento lei aprì le cosce e spinse in avanti il suo bacino in un invito quasi animalesco.- Mi resi conto che quel corpo ben proporzionato e soave nelle sue armoniosità nascondeva un’impensabile carica di violenza.- Per un istante ne ebbi un’irrazionale paura, ma tanto era il fascino di quella situazione che le aprii la scivolosa rugosità delle grandi labbra introducendole l’indice ed il medio nella profondità morbida e fremente della vagina.- Premetti con forza e contemporaneamente l’arco fra pollice ed indice sul clitoride saggiandone il turgore del glande ancora protetto dal involucro di morbida pelle.- Almudena, con la testa riversa all’indietro sul bordo della vasca, emise un urlo incredibile mentre il suo ventre piatto e teneramente muscoloso si contrasse spinto in alto con mossa lubrica.- Io ero contagiata ed allo stesso tempo affascinata da quei movimenti e suoni animaleschi, tanto che fu quasi con violenza che le mie dita avevano iniziato una pressione ritmica sul cosiddetto punto “G”.- Lo percepivo con i polpastrelli: era ben duro e scivoloso e ad ogni mia pressione corrispondeva una serie di contorsioni che la mia amante non riusciva a dominare.-.
    
    Trascorsero molti minuti di quella danza primordiale in mezzo ai vapori caldi dell’idromassaggio: Almudena sembrava ...
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