1. Improvvisamente sua


    Data: 13/05/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: Tempesta Perfetta

    ... paio di volte provai ad ingelosirlo. Soprattutto quando quella dannatissima cameriera perdeva tempo al suo tavolo ridacchiando come un�oca alle sue battute. Allora io mi stringevo al mio ragazzo, lo accarezzavo, lo baciavo. Guardando lui con la coda dell�occhio. E ottenendo di rimando solo un�espressione che sembrava quasi un ghigno sarcastico. Dannazione! Volevo farlo ingelosire e invece così facendo gli davo solo più certezze circa le mie condizioni.In breve, la situazione degenerò. In uno dei nostri incroci di sguardi, i suoi occhi scorsero dal mio volto al mio collo, fino al petto. In maniera talmente intensa che sembrava quasi mi stesse accarezzando. Mentre tenevo le labbra schiuse, col respiro che quasi si faceva pesante, tornò a fissarmi negli occhi. E lì capii. Voleva vedere di più. Senza smettere di fissarlo, slacciai un bottone della camicetta, mostrando una scollatura generosa e dal contenuto decisamente abbondante. Un suo cenno d�assenso mi fece capire che avevo intuito in modo corretto la sua tacita richiesta. E che ciò che vedeva era molto apprezzato. Lo stesso accadde quando i suoi occhi si posarono sulle mie gambe. E io non mi feci pregare per aprirle appena sperando, in cuor mio, che in qualche modo riuscisse a scorgere la macchia d�umido che sentivo spandersi sulle mutandine. Lo stavo assecondando in tutto senza sapere neppure perché. E la cosa mi gratificava ed eccitava da impazzire.Quando andò in bagno, aspettai qualche istante e lo seguii. Fingendo di ...
    ... rassettarmi allo specchio della sala comune ai due sessi, aspettai che finisse ed uscisse per lavarsi le mani proprio accanto a me. �Sei stata brava�, mi disse, mentre si insaponava, senza neppure guardarmi. Mi sentii come una bambina che prende la sua prima lode a scuola. Ma diedi fondo a tutta la mia buona volontà per mascherarlo. �E� stato uno sbaglio, mi sono lasciata prendere la mano� gli dissi, con aria seria, ma con le farfalle nello stomaco.Lui non fece una piega. Si voltò verso di me: �Si. Infatti. Ti sei comportata proprio da puttana�. Non feci in tempo a replicare. E non avrei saputo come farlo, aveva ragione. �E� intrigante vedere le reazioni di una brava ragazza che si accorge di non essere tale�. Mi sentii quasi mancare. Avrei dovuto essere offesa, ma provavo tutt�altro. Tentai di dissimularlo. �Ma come ti permetti!�. Lui non sembrò toccato dalla mia messinscena. �Innanzitutto, dammi del lei, mocciosa. Quanto hai, 25 anni? Io 15 di più, quindi cerca di portare rispetto�. Frastornata, restai in silenzio, e non riuscii a muovermi neppure quando fece scorrere una mano lungo tutto il mio corpo, sfiorando i miei capezzoli talmente turgidi da bucare quasi il tessuto e scendendo per poi risalire al di sotto della gonna. Chiusi gli occhi e sospirai, pregustando il contatto della sua mano calda con la mia figa ormai ridotta a un lago, ma lui si interruppe qualche istante prima di arrivarci, lasciandomi carica come una molla. �Io qui ho finito� mi disse �Ti aspetto in auto ...