1. Il solito clichè


    Data: 23/11/2017, Categorie: Tradimenti Autore: landers80, Fonte: Annunci69

    ... il campanello di casa, il bimbo era tornato da basket con la nonna. Scappai via, ma quel pensiero aveva iniziato a tormentarmi, che faccio lo dico a mia moglie o lascio stare, alla fine decisi di non dire niente, pensai che fosse la mia immaginazione e che avevo esagerato troppo. Circa un mese dopo ebbi una discussione con mia moglie, perché era la mia serata libera con gli amici invece lei aveva organizzato l’uscita con le ex compagne di liceo, quindi io dovetti stare a casa, i nostri figli come al solito stavano insieme in casa da noi e giocavano con la playstation, le chiesi se voleva farci compagnia a cena dato eravamo soli lei disse di no e che voleva fare una torta però non capiva bene alcune funzioni del forno e che se potevo avviare il forno per lei. Andammo insieme da lei, mi diressi verso la cucina, lei accese la TV ed alzò il volume, chiuse la porta a chiave e mi disse questa volta non mi scappi, questa volta fui pronto e le risposi che non ne avevo l’intenzione. Mi spinse contro il muro e mi cacciò la lingua in bocca, all’improvviso si staccò, fece due tre passi indietro si fece cadere il vestitino rosa che aveva e mi disse anche oggi non ho l’intimo, e mi chiese che cosa ne pensavo del suo fisico, ero senza parole, ma ebbi la prontezza di risponderle che aveva il corpo di una teenager con il cervello di una quarantenne.
    
    La risposta le piacque molto infatti mi si fiondò addosso, riprese a baciarmi con passione, come se fossimo due ragazzini innamorati, poi con ...
    ... la mano cominciò a cercarmi l’arnese che nel frattempo si era fatto di marmo, la presi con forza e la misi seduta sul tavolo della cucina, la mia testa sparì tra le sue cosce vogliose, era un piacere leccare quel frutto liscio e profumato che nel frattempo aveva iniziato a secernere succhi dal sapore dolce e aspro. Ma era lei che voleva comandare i giochi, io volevo solo prenderla in tutte le posizioni con forza e vigore, lei voleva godere e divertirsi. Mi tirò per i capelli per farmi staccare dalle sue cosce, ci spostammo nel soggiorno, buttò a terra il tappetino che usava per fare gli addominali, mi chiese di sdraiarmi lo feci e mi spiaccicò il suo frutto tutto bagnato in faccia e nel frattempo prese la mia asta e lo lavorò con grande maestria e delicatezza, ero sul punto di esplodere, lei lo capii e si fermò, mi disse non così presto che abbiamo appena cominciato. Si mise in posizione supina e mi chiese di frustrarla con il mio pene, ma era troppo duro ci avrei potuto rompere i muri, a tradimento la infilai, fece dei mugolii di dolore/piacere, non feci a tempo di darle tre colpi ben assestati che mi spinse via. Si mise seduta sul divano io in piedi e riprese a ciucciarmelo avidamente, e tra me e me pensai chissà quante volte avrà fatto questo giochino con altri uomini, ma non mi interessava perché la pratica con altri ha portato a questo livello di bravura e dovevo solo goderne, poi cominciò a picchiarsi con il mio pene e se lo metteva ovunque in faccia, negli occhi, nel ...