1. Eva - Capitolo 2 - Una serata molto piacevole


    Data: 19/05/2020, Categorie: Lesbo Autore: Serena

    ... sino ad arrivare all'inguine.�Sei proprio una cagnetta impertinente.� le dissi staccandole la bocca dalla mia gamba �E come tale vai punita.�Al mio fianco vidi una bella sedia sulla quale andai ad accomodarmi, invitando Angelica a seguirmi con un dito.�Mettiti sulle mie gambe, una bella sculacciata non te la toglie nessuno.�Il mio tono era però tutto tranne che adirato, anzi traspariva una notevole malizia, che fece si che lei mi raggiunse muovendosi con una sensualità raramente vista in una donna, certamente priva di alcuna paura.Mentre si sistemava sulle mie gambe sentii bene l'umido della sua micina, che strusciò un po' prima di fermasi in attesa della punizione promessa.In realtà non avevo alcuna intenzione di farle alcun male, rimasi anzi ferma ad ammirare il suo sedere, che mi sembrò ancor più perfetto di quanto lo ricordassi. Le accarezzai i glutei col palmo della mano a lungo, prima di darle piano il primo scapaccione, seguito subito dopo da un altro leggermente più pesante.La sculacciai così, con piccole manate su tutte le natiche, alternate a languide carezze su quella pelle da poco colpita, lasciando cadere talvolta un po' di saliva in quel sottile lembo di carne che separa le due porte del piacere.Poi sostituii alle carezze il movimento di un dito nel suo spacco, per poi portarlo sopra il suo buchetto, dove lo premevo per farlo entrare, ma senza andare mai a fondo.Il respiro di Angelica si fece via via più affannoso, così come divenne più insistente il suo ...
    ... sfregarsi la passera sulla mia coscia, in cerca di sollievo, che però portava solo maggior eccitazione.Quando le aprii le grandi labbra, un rivolo di umori scivolò sulla mia gamba, ne presi un po' con un dito che portai alla bocca per gustarmi quel liquido così pregno di piacere. Il suo dolcissimo sapore mi fece venire la voglia irresistibile di berne ancora, pur sapendo che ciò avrebbe voluto dire uscire dal gioco che avevo impostato, feci sedere Angelica a gambe larghe su una poltrona posta li vicino, e m'inginocchiai davanti a lei per porre fine alla mia sete.Mi stavo letteralmente lanciando verso il centro di quella fonte di piacere, quando ebbi un attimo di lucidità, così dirottai la lingua verso il suo inguine, per risalire lambendo appena le grandi labbra. Arrivata sopra l'inizio della passera, scesi dall'altra parte facendo un percorso diametralmente opposto, per ritrovarmi appena sotto il suo buchetto.Da li salii velocemente tenendo ben dura la lingua, che raccolse una gran quantità d'umori sino alle piccola labbra.Il gemito di Angelica fu tanto forte che ebbi quasi l'impressione di averle provocato un orgasmo, ma quella sensazione durò giusto un attimo, dato che cercò di portarsi una mano sulla micina.�Eh no !�. la rimproverai dandole un colpetto sulla mano �Il tuo piacere dipende solo da me, non dimenticarlo.�Così con uno sguardo che fingeva il broncio senza riuscirci in alcun modo, Angelica si portò entrambe le mani sui capezzoli, coi quali iniziò a giocare per eccitare ...