1. GIOVANNA DAL PENTACOLO 4


    Data: 21/05/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Incesti Dominazione / BDSM Autore: Giovanna, Fonte: RaccontiMilu

    ... pedane intrise del sangue degli animali macellati. Provai l� interruttore, ma la luce non si accese. �Ci mancava pure questa ... � avanzai tentoni nell� ampio locale. A causa dell� inchiesta sul suicidio della nonna, l� ingresso della casa era sigillato, ma non mi dispiaceva non passare dall� altra scala, ero ancora terrorizzata dalle immagini che si erano presentate ai miei occhi solo pochi giorni prima. Proprio davanti ai miei piedi un foglietto giallo, probabilmente una vecchia pubblicità, svolazzava ancora attirando la mia attenzione, lo ignorai per proseguire, ma il foglio non si fermava, continuava a strisciare, ballonzolante, davanti ai miei piedi. Un brivido mi salì per la nuca. Decisi di raccogliere il foglio matto ... era una pergamena. Sembrava antica e riportava una scritta che somigliava a quella dei libri di chiesa, ma nel buio non si poteva capire cosa ci fosse scritto ... era troppo particolare per sbarazzarmene: lo misi in borsa e proseguii tentoni verso la scala. Appena entrata nella porticina che dava sull� androne della scala, dal buio passai repentinamente alla luce ... delle stelle. Un ceffone sonoro, forte e improvviso mi colpì, inatteso come un fulmine a ciel sereno. Due mani forti mi presero: una mi teneva per i capelli e l� altra sulla bocca impedendomi di gridare. - Zitta, troietta! Non fiatare o ti spezzo il collo! � a sussurrare nel mio orecchio era la voce dello zio ... restai impietrita. Mi trascinò di nuovo indietro, nell� opificio, fino a una ...
    ... vecchia, grossa cella frigorifera in disuso, dove in passato tenevano la carne. Accese la luce. I vecchi neon spompati illuminarono l� ambiente tetro. Tutto intorno lamiere biancastre e grosse zone aggredite dalla ruggine. In alto le guidovie scure e piene di ganci enormi sgomentavano la vista. Il pavimento era di cemento scuro, macchiato di sangue antico, ormai nero; tutto l� ambiente era ammorbato da un tanfo di morte che non sarebbe mai più andato via. Da una parte, su una panca, era seduta mia madre. Un occhio livido e vari segni di percosse sul corpo seminudo. Indossava solo un grembiulino da casa, probabilmente lo zio l� aveva presa mentre era in bagno o mentre faceva la doccia. Lo zoppo chiuse la grossa porta, rendendo l� ambiente completamente afonico. Quindi, dandomi uno spintone in direzione di mamma che quasi mi faceva ruzzolare a terra, disse freddamente: - Ecco ... ecco qua l� altra cagna, puttana! � poi guardando verso mia madre � E� degna di te. � Poi guardandomi furibondo: - Che cazzo sei andata a fare dal notaio? Eh? Stronza! � intrecciò le braccia sul petto � Che vi credete di fare, brutte troie ingrate ... mamma e figlia? � Continuò a inveire aggressivo come mai. - Piccola merda, ma tu lo sai che io ti mantengo da anni? Lo sai che i sacrifici che faccio e il lavoro duro ... lo faccio anche per voi? � Era incazzato nero e continuò a blaterare � E questo è il ringraziamento? La stronza va dal notaio ... va a controllare ... mandata dalla troia madre ! � Mia ...