1. Un risveglio


    Data: 23/05/2020, Categorie: Etero Autore: MassimoAlthea, Fonte: Annunci69

    ... sono un unico muscolo dai movimenti fluidi.
    
    Lei sente il sesso di Lui ergersi fieramente contro il suo ventre e il solo pensiero di dover soccombere di lì a poco ai colpi di questa splendida arma le fa salire l’adrenalina alle stelle e la spinge a inoltrarsi con la lingua nei recessi della bocca del suo amante. Lui nel frattempo le ha infilato le calde mani sotto la maglietta e ha iniziato a pizzicarle i capezzoli, dapprima con dolcezza, poi sempre più freneticamente, fino a farla gemere di piacere…
    
    Una lingua di fuoco comincia a lambirle il ventre, che vorrebbe schiudersi, come una ninfea, ai caldi raggi del sole che la riportano in vita dopo la notte dei sensi.
    
    Ora è l’istinto primigenio che guida le loro dita e in pochi secondi si liberano di simboli secolari di falsa pudicizia e inutili sovrastrutture mentali di chiesa cattolica apostolica: i loro vestiti….a terra…
    
    Ed eccoli, novelli Adamo ed Eva, Pirro e Deucalione, a ricreare l’Eden che non conosce peccato… a seguire solo l’istinto ferino della proclamazione dell’innocenza primordiale…
    
    Lui la solleva e depone le sue carni roventi sul freddo acciaio del lavabo, le schiude le gambe e come un esperto esploratore si addentra nella selva selvaggia, ma non è più il pellegrino dantesco e non ci sono fiere che si interporranno al suo cammino. La sua lingua era attesa da quei ...
    ... turgidi petali di carne, che già stillano rugiadoso miele, avidamente raccolto.
    
    Le mani di Lei, frattanto, percorrono febbrilmente la schiena dell’adorante prostrato davanti all’eterno femminino e le unghie tracciano arabeschi porporini sui muscoli guizzanti sotto la pelle tesa.
    
    Poi Lei gli solleva la testa e suggendo il suo stesso umore da quelle labbra che divorerebbe come un frutto maturo, gli fa dono di sé.
    
    Quell’arma, sguainata con fierezza, penetra in lei, ma non le carni le strazia, bensì l’anima…ogni colpo la fa sprofondare in una dimensione sempre più ovattata, sempre più dimentica di sé, fino a diventare un lago di piacere, la cui superficie tremola, si increspa, si intorbida, fino a quando l’onda dei sensi, turbinando, travolge i due amanti, ridotti ormai a pura emozione .
    
    Per un istante il tempo diventa un grumo di piacere totale, vibrante, che fonde le loro anime, sconquassa i loro corpi e dopo, come una feroce divinità ormai sazia di cruenti sacrifici, li abbandona, spossati, sulla battigia della vita reale, con i corpi madidi di sensazioni che non appartengono più a questo mondo e la mente che vaga in un Limbo dal quale non vorrebbero più uscire…
    
    Ma il varco si sta già richiudendo e li risucchia inesorabilmente verso la vita reale che già lambisce i loro corpi con una fredda carezza…
    
    La finestra…era aperta…
    
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