I libri non si studiano da soli
Data: 23/05/2020,
Categorie:
Masturbazione
Autore: Raska, Fonte: EroticiRacconti
"i Comitati sono organi tecnici che possono essere consultati dal Consiglio e dal Parlamento europeo durante i procedimenti per l'adozione di atti normativi..". Uff, sono stanca di ripetere a tavoletta. Sono giorni che vado avanti così, studio, studio, ripeto e ancora ripeto per tentare di fare più esami possibili per recuperare una carriera universitaria ormai allo sfacelo. Le settimane passano e io sto rintanata in casa con i libri e gli appunti sotto il naso. Il caldo non aiuta, niente aiuta: tutto sembra creato apposta per distrarre. Trovo un po' di pace solo se accendo il mio vecchio ventilatore. Col suo rumore metallico riesce anche a scandire il tempo o così pare a me. Mi annoio, bacchetto il tavolo con la penna, mi sento fuori dal mondo e mi sento lontana da te. Non stiamo molto distanti fisicamente in realtà, una mezz'ora di auto e ci potremmo vedere, ma io ho lo studio e la disperazione e tu il cambio di turno a lavoro che rende i nostri orari inconciliabili. Ci siamo visti però Martedì per un saluto troppo veloce e qualche bacio, giusto per farmi sentire ancora più affamata di te. Mi hai abituata a una dolce e sensuale routine fatta dapprima di baci casti sulle labbra, come a saggiare la loro morbidezza e poi la tua lingua si fa strada alla ricerca della mia di lingua che guizza al tuo richiamo. Ci penetriamo la bocca a vicenda e i nostri baci diventano sempre un'anticipazione della nostra voglia di sesso. Martedì purtroppo non siamo potuti andare avanti come al ...
... solito: ci siamo baciati appassionatamente, come a rubarci il respiro a vicenda, ti ho leccato la guancia e poi sono scesa lentamente sul collo alternando baci a leccate. Ho sentito il sapore della tua pelle, quello che mi fa andare in tilt, e mi fa aprire le gambe come se ci fosse una molla in mezzo a loro. Le leccate sono divenute sempre più vogliose, mentre tu estasiato hai alzato la testa e hai afferrato saldamente un mio seno avvolto dal reggiseno e dal vestitino estivo svolazzante. Non so come, ma siamo riusciti a fermarci in tempo, tu dovevi correre a lavorare, maledizione! Mi hai lasciata dandomi un altro bacio rapido sulle labbra, tutto contento di avermi vista. Mi hai lasciata con una sensazione di calore in mezzo alle gambe, di desiderio frenetico che, inevitabilmente, mi ha fatta bagnare. Da allora sei il mio pensiero fisso. Non so se hai scatenato i miei ormoni, se è naturale o sono io che ho qualche problema, tuttavia sento una gran voglia crescere: le labbra della mia vagina sono gonfie, esasperate dal desiderio. Desidero essere presa da te, come fai quando la voglia è stata contenuta per troppo tempo e ciò che entrambi vogliamo è godere come dei dannati. Perché è così che siamo quando passa troppo tempo a non fare sesso: assetati, esasperati e forse pure primitivi nell'istinto di penetrare ed essere penetrata. Mi sento mortificata a pensare che ancora ne dovranno passare di giorni prima di poter ritagliare un po' di tempo per noi e non doverci fermare solo ai ...