1. Affettività predatoria. Il Sig. M. Il ritorno


    Data: 23/05/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Tibet

    ... -Non guardarmi così, dottoressa e non guardarmi mai negli occhi. Mai. Non voglio che tu veda cosa ho dentro.- -Devo tornare a casa, mio marito...- -Ho preso il tuo cellulare, gli ho mandato un messaggio che sei trattenuta fino a domani, toccherà a te trovare una scusa accettabile, che rapporto hai con la menzogna, dottoressa? Le sai dire le bugie? Se non le sai dire è ora di imparare, impara da me che sono un maestro dell’inganno...- Lei non ama quest'uomo, è troppo diverso. Ha poco di umano lui ma ne è enormemente attratta, lo subisce e anche ora con il corpo martoriato, dolorante, non riesce a staccare la mente da lui, da quello che lui desidera per lei e sa che ha ragione, nel suo subconscio voleva questo, voleva dolore e piacere, paura ed eccitazione, voleva molti uomini che la usassero in un gioco estremo, portato forse fino alla fine. Dolore, piacere e il fascino oscuro della morte. Lei si sente baciare e poi leccare, si sente aprire e bagnare con la saliva, con sorpresa si sente eccitata. Fitte di dolore e eccitazione! Lui le apre le gambe e al massimo e lei sente le fitte dolorose aggredirla. Si inginocchia fra le gambe e le punta il cazzo. -Ti farò male... -Lo so... -Godrò del tuo dolore... -Lo so... -Mi hai dato in mano la tua vita... -Lo so... -Sei mia e questo elimina ogni altra tua volontà... -Lo so... Inizia a penetrarla forte e ogni colpo è una stilettata di dolore. Dolore che si irradia rapidamente per tutto il corpo. Ma gode del suo sacrificio. Il piacere ...
    ... perverso della sua completa sottomissione. La gira. Ora il suo interesse è per il suo culo. Le apre le natiche doloranti, segnate dalle frustate, tocca con le dita il suo ano gonfio. Si sente alzare il bacino e lui che appoggia violento la punta del cazzo al suo buco devastato. Le entra dentro. La monta forte e rapido, lo leva e lo rimette con forza. La monta a lungo, pesa su di lei mentre la possiede così. Il dolore è tanto, ma passa in secondo piano, esiste sotto traccia ma nasce in lei la voglia di sublimazione. Il godimento non è fisico, non è un orgasmo, ma le prende la mente ed è straziante! La segna, la marchia! Sente, nell'incoscienza del momento che lui gode e viene dentro di lei. Che si stacca, che si alza. Sente che si allontana dalla stanza e sente il rumore di acqua che scorre nel bagno. Torna con in mano una salvietta bagnata con la quale la deterge dello sperma che esce dal suo ano. La gira nuovamente. Lo guarda mentre spalma sui suoi lividi una pomata analgesica. Ora è nuovamente cambiato. E' attento, addirittura tenero, delicato. Ma chi è quest'uomo? Da quale pianeta è precipitato sulla terra? -Hai fame, dottoressa...?- -No. Vorrei dormire, ma tu non lasciarmi da sola, ho paura.- -Resterò con te, ora ti porto qualcosa che ti aiuterà a sopportare il dolore.- -Perché? Perché tutto questo?- -Perché sei mia. Ci tengo alle cose che mi appartengono. Ti userò ancora. Questo lo sai, vero? Non ti ho promesso di farti scendere all’inferno?- Lei sente la sua presenza ...