1. La sagra


    Data: 24/05/2020, Categorie: Esibizionismo Autore: pollo_ollop, Fonte: EroticiRacconti

    ... confusione incontriamo anche conoscenti ed amici, lei sarebbe voluta andare avanti salutando appena, ma io mi fermo volutamente a salutare e chiacchierare con tutti, sono socievole come non lo sono stato mai, ma sempre senza staccare una mano dalle sue chiappe, lei è evidentemente a disagio un misto tra l’eccitato e il preoccupato della brutta figura, ha le guance arrossate e il fiato corto. Quando finalmente arriviamo al parcheggio ci guardiamo ridendo e corriamo fino alla macchina, la schiaccio contro la portiera e la bacio, le sollevo una gamba e la accarezzo, non resisto, mi inginocchio e infilo la testa sotto la sua gonna ma siamo in un parcheggio e per quanto poco illuminato …”andiamo dai non resisto così” Entriamo in macchina, ha il fiatone per l’eccitazione, le guado quel seno meraviglioso che si alza ed abbassa, io non resisto più, le abbasso le spalline del vestito e le slaccio il reggiseno facendo esplodere il suo seno abbondante, resto un attimo incantato dallo spettacolo poi mi ci tuffo dentro! Non capiamo più niente, abbasso il suo sedile e gli sono sopra, ha il vestito arrotolato sui fianchi, praticamente nuda, più la guardo più la vedo bella la riempio di baci e leccatine ovunque, lei mi tiene le mani sulla testa tirandomi i capelli e dirigendomi nei posti giusti, il primo orgasmo lo raggiunge così con la mia testa tra le gambe, poi mi guarda “non mi basta! Facciamo cambio posto” Io mi ritrovo steso sul sedile con lei che armeggia con i miei calzoni, mi tira ...
    ... giù calzoni mutande tutto assieme e per poco non si porta via anche l’uccello nella foga. Quando lo vede sorride, gli da un bel bacio sulla cappella poi piano piano lo prende in bocca più che può, poi mi guarda lo fa uscire “no! lo voglio io!” Si mette in ginocchio sul sedile e si impala lentamente su di me, vederla cavalcare è uno spettacolo, con quel seno che danza a ritmo con lei e quei capelli che le coprono il viso ma non quei magnifici occhi verdi. Io sono abbagliato da lei non mi rendo più conto di dove sono, mi dimentico che la luce che la illumina è quella dei lampioni di un parcheggio e che quei lampi di luce sono i fari delle macchine in movimento, lei ogni tanto si guarda in torno e in alcuni casi si abbassa su di me a baciarmi (o a coprirsi ) senza mai smettere di muovere le chiappe. Ad un certo punto vedo che fissa qualcosa, si abbassa come aveva già fatto altre volte, questa volta però i suoi movimenti sono più violenti, come se avesse visto qualcosa che gli avesse dato una spinta in più, sembra fuori di se, veniamo insieme urlando uno nella bocca dell’altro. Vengo dentro di lei e rimaniamo ancora un po’ così, nudi, incastrati uno dentro l’altra, le mie mani sulle sue chiappe aperte. Quando ci riprendiamo, ci tiriamo su e ci ricomponiamo, io noto che il parcheggio è oramai mezzo vuoto e le macchine attorno a noi sono andate via tutte, lei capisce il mio pensiero, mi sorride, scrolla le spalle e si riveste. Se non fossi ancora stravolto, da quello che è appena ...