1. Una settimana con Bogossian


    Data: 24/05/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: Vampir 2

    ... problemi, era da tanto che non mi prendevo un periodo di riposo e mi incoraggiò ad andare. Anche perché avendo conosciuto Bogossian ne aveva un giudizio positivo. Il giorno dopo lo chiamai e gli detti la bella notizia, sarei andato con lui in Siria. Lui sembrava più contento di me. Arrivammo ad Aleppo e mi portò a casa sua, un appartamento composto da due camere con bagno, separate da un salone con cucina, con una splendida terrazza da cui si potevano ammirare le luci della città ed un tramonto mozzafiato. Il caldo secco contribuiva a rendere l’ambiente ancora più esotico. Arrivammo di pomeriggio e Bogossian, una volta indicatami la mia stanza, mi lasciò solo per riposarmi ed uscì per fare la spesa. Tornò qualche ora più tardi con ogni ben di Dio, frutta e verdura a volontà e carne di pollo e di montone , spezie locali comprese. Si mise in cucina e dopo un’oretta apparecchiò la tavola in terrazza che sembrava una tavolozza di colori. Fantastica! BOG: “Qui da noi si usa così sempre, e sulla tavola non mancherà mai l’humus ed il peperoncino piccante in salamoia”. Aprì solo per me una bottiglia di vino rosso Libanese perché lui era astemio. IO: “ Non dovevi scomodarti così, mi fai sentire in imbarazzo”. BOG:“ Non devi, per me è un piacere ed un dovere”. Mangiammo tutto con molta calma, poi ci sdraiammo su due sdraio a contemplare le stelle sotto un silenzio assoluto e dopo l’ennesimo tea alla menta, ci ritirammo ognuno nella sua stanza. Mi addormentai dolcemente pensando alla ...
    ... bella giornata passata con quell’uomo fino a ieri praticamente sconosciuto. L’indomani mi svegliai , con il profumo di caffè che aveva invaso la cucina, mi alzai e trovai Bogossian a torso nudo con un asciugamano avvitato intento a preparare la colazione. Vedendolo seminudo quegli strani pensieri trattenuti a fatica durante quei giorni ritornarono a riaffiorare, soprattutto quando da seduti riuscii ad intravedere che non indossava le mutande. Fortunatamente il dovere ci chiamava e dopo la colazione uscimmo subito di casa per tornare solo a tarda serata. Quando eravamo soli, parlavo di tutto per cercare di nascondere il mio imbarazzo, ma avevo una forte sensazione che lui mi leggesse nel pensiero. Mi complimentai di quanto fossero belle le loro donne ( anche se in realtà le avevo viste solo di sfuggita perché avevamo parlato soltanto con uomini, e nella palestra in cui andammo per salutare i suoi amici non ne avevo vista una). Lui acconsentì, ma non approfondì molto il discorso, quasi fosse un tabù. Io per educazione non continuai, però peccato, sin dalla partenza avevo fantasticato di scoparmene almeno una. Qualche mio amico mi aveva detto che in Marocco le ragazze danno volentieri il culo e di nascosto da mia moglie avevo comprato un tubetto di Luan; crema lubrificante ed anestetizzante specifica per l’ano. Bogossian mi parlava del viaggio che ci aspettava il giorno dopo, saremmo andati a Damasco e ci aspettavano più di sei ore di macchina, così decidemmo di ritirarci in ...
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