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Ritornato a vivere nella casa della mia infanzia con mamma - Capitolo 1
Data: 25/05/2020, Categorie: Incesti Autore: dottcarlomar
Buon Giorno, mi chiamo Carlo e ho 51 anni, vivo in Molise dove sono uno stimato medico condotto del capoluogo, divorziato da 5 anni sono tornato a vivere a casa dei miei genitori circa 3 anni fai, da quando mia madre ha perso la vista dopo un’infezione, inoltre era rimasta vedova 4 anni prima. Mia madre si chiama Francesca ha quasi 70 anni e come dicevo è rimasta vedova all’età di 63 anni e non vedente verso i 67 anni, fu in quel periodo che mi ritrasferii nella casa della mia infanzia. Mamma non ha mai avuto molte esigenze, in settimana durante il giorno è accudita da una badante, mentre nei fine settimana sono io a prendermi cura di lei, le faccio da mangiare le preparale i vestiti da indossare, fino ad accompagnarla in bagno nel bisogno. Devo confessare che in 50 anni non ho mai visto mia madre scollata o scosciata, quindi immaginate il mio turbamento quando, dopo averla lasciata in camera a spogliarsi, la ritrovo con indosso solo l’accappatoio, chiuso ovviamente, doverla accompagnare sotto la doccia e dopo aver saggiato la temperatura dell’acqua, vedere lei, girata di spalle, togliersi l’accappatoio e porgermelo, inevitabilmente vedo parti del suo corpo, ma da bravo figlio cosa ho sempre fatto? Lo appendevo e uscivo dal bagno. Ma nell’autunno dell’anno scorso, 2016, ho fatto ristrutturare il bagno per venire incontro alle sue esigenze, un bagno più grande con maniglioni a cui poteva aggrapparsi, un’ampia doccia con seduta comoda, e altre sedute in muratura lungo quasi ...
... tutto il perimetro del locale, ed è stato proprio dopo aver ristrutturato il bagno che all’inizio di quest’anno, una sabato senza neppure rifletterci troppo sono entrato in bagno, non ricordo più neppure il perché, ma ricordo che aver visto mamma insaponarsi e lavarsi smosse dentro me qualcosa, come ho già detto non avevo mai visto lei nuda in quel modo, ma quella volta fo come una scossa, la sua corpulenza, il pancione, i grossi seni penduli ancora così gonfi, il modo in cui si passava le mani tra le cose e come si teneva i seni strizzandoli, non so come ma da quel momento ho iniziato a interessarmi di più di quei momenti e dei suoi abiti. Scopri così che la taglia dei reggiseni era una 6° coppa D, mi piaceva tenerli tra le mani e strofinarli sul viso, mi eccitavo con le sue culotte contenitive a vita alta annusandole e immaginando quello che contenevano, finche la mia perversione non fece un salto di qualità, se così posso dire, non mmi bastava più immaginare, avrei voluto spiare, vedere, godere dello spettacolo, in fondo non era così difficile bastava non uscire dal bagno dopo aver appeso l’accappatoio sull’angolo della doccia, bastava arrivare alla porta dire a mamma che sarei stato in camera ad attendere che finisse e mi chiamasse e senza farmi sentire tornare indietro, sedermi il più possibile davanti a lei e… lo spettacolo sarebbe stato assicurato. Tra il pensare di farlo e il farlo per davvero, ci sono volute alcune settimane, prove e anche un po’ di coraggio, ma verso ...