1. Suocera 2


    Data: 26/05/2020, Categorie: Tabù Autore: clacore, Fonte: xHamster

    Le basta mostrarmi la pianta dei piedi, è il suo segnale convenzionale per farmi capire quando ha fame di cazzo. Mia suocera Lidia, 67enne ben portati nonostante qualche chilo di troppo, peraltro ben compensato dalla sua statura di un metro e settantacinque, è la mia amante da cinque anni. Quando si è separata è venuta a stare con noi che non abbiamo figli ed un casa grande. Lei sta al piano di sopra. Avevo avuto fantasie erotiche su di lei, ancor prima di sposare sua figlia Elena. Poi, come dicevo, è venuta a stare da noi e le cose hanno preso una piega decisamente forte. Elena fa l’infermiera e capita almeno due volte a settimana che sia di turno la notte. Dopo qualche settimana che Lidia era venuta da noi avevo nuovamente iniziato a tormentarmi (il cazzo) con varie fantasie erotiche che la riguardavano, solo che ora potevo anche realizzarne qualcuna. I suoi piedi mi avevano sempre fatto tirare il cazzo, un 42 ben curato con le unghie smaltate di rosso. Avevo così iniziato ad annusare le sue scarpe e le ciabatte che trovavo per casa e, quando non c’era, andavo al piano di sopra a rubare dalla sua cesta della biancheria smessa, collant e mutande smesse. Questo fino a quella sera che casualmente mi sorprese in bagno, intento a menarmi il cazzo annusando il cavallo delle sua mutande smesse, con i suoi collant odorosi di piedi arrotolati intorno al cazzo. In quel momento pensai che sarebbe stato la fine del mio matrimonio. Lidia però, superato il primo imbarazzo, rimase sulla ...
    ... porta del bagno a guardarmi con la sua aria severa. I suoi occhi si posarono sul mio uccello duro. Poi se ne andò e richiuse la porta dietro di sé come nulla fosse. Ero imbarazzatissimo, rimasi lì come impietrito, poi mi ricomposi e scesi giù in cucina. Avrebbe raccontato tutto a Elena. Dovevo fare qualcosa, quindi decisi di andare da lei a scusarmi e cercare di aggiustare le cose. Bussai piano alla porta della sua camera senza ottenere risposta, eppure c’era, potevo sentire nitidamente che si stava muovendo per la stanza. Bussai una seconda volta. – Avanti – disse, con una strana voce rotta dall’emozione. Pensai che fosse furiosa. Quando entrai rimasi a bocca aperta. Nella penombra mia suocera stava sul letto, l’accappatoio aperto con le tettone enormi sormontate da due capezzoli scuri e duri bene in mostra e la fica che si intravedeva appena attraverso le mutandine nere di pizzo. – Entra e chiudi la porta – mi disse con la voce rinsecchita dalla lussuria. Obbedii incredulo, mentre un’erezione incontenibile iniziava a premermi nei pantaloni. – Visto che ti piacciono i miei odori, prova almeno a servirti alla fonte, invece di spararti le seghe come un adolescente! – Il suo tono si faceva imperativo. – Voglio vederti nudo, e lo voglio ora! Spogliati, porco – Obbedii senza fiatare mostrandole sfrontatamente il cazzo durissimo. – Abbiamo tutta la notte, cerca di resistere, sono vecchia ma ancora molto esigente – Così dicendo alzò il suo piede e dopo avermelo strofinato sul cazzo ...
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