Prima volta bisex
Data: 27/05/2020,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Morrigon
... sembra voler stabilire nuovi record di immersione... Dio... quant'è eccitante!!!
“Spero che il tuo culo sia accogliente come la tua bocca, perché altrimenti ti farò molto male!” esclama mentre, tirandomi per i capelli mi solleva da terra. Non ricordo nemmeno come, ma ci ritroviamo nudi. Io sono seduto sul tavolo, le gambe in aria, il sedere scoperto e vulnerabile.
Forse potrei fermare tutto ammettendo la mia verginità, ma non ci riesco... e forse non lo voglio.
Giovanni si abbassa e comincia a leccarmi il sedere, il mio cazzo è duro e dritto verso il cielo. Lentamente mi masturba, mentre continua a spingere la lingua dentro l'ano.
Penso che sia piacevole, ma questa è tutta la lubrificazione che avrò.
Mentre chiudo gli occhi e mi godo la sua mano, non mi accorgo che la lingua viene sostituita da qualcos'altro, qualcosa di enorme, gigantesco. La punta si appoggia e spinge, e fino a quel punto credo ancora che sia la lingua, ma poi entra sempre più e si allarga, e tende i muscoli del mio sfintere ed entra ancora.
Apro gli occhi, ed un dolore lancinante mi fa gridare, mentre, dopo aver affondato la cappella, Giovanni spinge dentro l'intero cazzo. In pochi secondi ho perso la verginità, e con un cazzo perfetto.
Sospiro, tra il dolore ed il piacere mentre l'uccello sprofonda dentro di me e fruga tra le mie viscere, e quasi ...
... vengo quando, tirato fuori, crea uno strano effetto risucchio che smuove le mie interiora eccitandomi da impazzire e facendo guizzare il mio cazzo.
Giovanni gradisce la mia reazione e, afferrandomi per i fianchi, mi spinge dentro l'uccello, con un unico e violento colpo.
E poi è guerra, bombardamenti, esplosioni, urla...
In piedi, mi tiene seduto sopra il suo cazzo. Cammina fino al divano ed ogni movimento spinge l'uccello, se possibile, sempre più dentro.
Si siede sul divano con un sobbalzo, ed il cazzo si immerge. Sono in sua balia, suo schiavo ubbidiente.
“Troia... culorotto...” sussurra mentre mi scopa. “Ti basta il mio cazzo o ne avresti voluto un altro in bocca...?”
Ormai il mio sedere si è adattato alla sua dimensione ed il piacere che sento è totale. Lui mena colpi senza pietà, mi fa mettere a pecorina e mi incula tenendomi per le spalle, anche lui perso nell'estasi.
Non so come sia stato possibile trovare la lucidità necessaria, ma quando sento che sta per venire mi stacco da lui e lascio che gli schizzi di sborra si riversino sulla mia schiena.
Sono desolato. In quell'orgia di emozioni non mi sarebbe dispiaciuto assaggiare la mia prima dose di sperma caldo.
Però, quello che ancora non sapevo, è che la mattinata sarebbe stata lunga e dopo un giusto riposo avrei avuto una nuova razione di carne fresca...