1. Ritorno a Casa


    Data: 30/05/2020, Categorie: Etero Incesti Cuckold Autore: Valery92, Fonte: RaccontiMilu

    ... incidenti? Se fosse qui la mamma chissà quante ne sentirei adesso. Invece io non me la sento di giudicarlo. Sai quante volte me ne sono tornata a casa che riuscivo appena a reggermi sulle gambe.Quando mio padre è stabile (e al sicuro) sul letto faccio per finire di mettere a posto tutto quanto.Non vi dico quanto mi sentissi imbarazzata in quel momento. Mi chino per prendere le scarpe quando mi sento toccare il sedere. Dio questo non me lo ero proprio aspettata. Lascio cadere le scarpe e mi volto subito respingendo via la mano di mio padre.- Sonia! - urla il nome di mia madre; poi come se si fosse reso conto di aver parlato troppo forte si mette a bisbigliare. - Vieni qui tesoro. - E prendendomi per le mani mi tira verso a se.Mi sento perduta e senza via di scampo. Il suo sguardo è come annebbiato e la testa gli ciondola leggermente, ma la sua presa è salda e forte e mi trascina tra le sue braccia.E� un attimo quando le sue labbra premono forte sulle mie. Mi sento profondamente confusa, c�è qualcosa di sbagliato. Come può non essersi ancora accorto di questo grossissimo errore? Sono Valeria, non mia madre. Gli pianto le mani sul petto e mi riprendo un attimo di respiro.Ho il cuore che mi batte all�impazzata. Vorrei poter dire che è il suo fiato appestato d�alcool che mi confonde e mi rende tutto ad un tratto così difficile pensare, ma non è così.Mi rendo conto, all�improvviso, di desiderarlo. Così quando sento che mi infila una mano sotto la gonna e tenta di tirarmi giù ...
    ... le mutandine lo lascio fare. E� goffo mentre tenta di denudarmi e di baciarmi allo stesso tempo.Nonostante le varie difficoltà le mutandine volano presto via insieme a tutti gli altri miei vestiti.Totalmente nuda ed anche un po� euforica mi alzo di fronte a mio padre. Sento i suoi occhi avidi su di me e questo aumenta il mio piacere. Sento quasi che potrei venire lì su due piedi. Alla fine è il mio turno di spogliarlo, mi protendo su di lui, gli tolgo la camicia e mi metto ad armeggiare con la sua cintura. I pantaloni gli e li sfilo via mentre è ancora seduto e così anche le mutande.Il suo uccello fa capolino tra i suoi folti peli pubici non ancora tutto in erezione. Quasi si trattasse di un oggetto prezioso mi chino e gli e lo prendo in mano. Lentamente lo accarezzo facendogli crescere l�erezione.Salgo a cavalcioni su di lui. Lo guardo mentre il cuore mi batte a mille e lentamente scendo su di lui. Sento il suo pene chi mi sfiora lì in basso e sussulto come se fosse ancora la mia prima volta. Decido di non pensarci più. Con una mano guido il suo pene in erezione e lentamente mi faccio penetrare.Non so per quanto tempo cavalco selvaggiamente mio padre nella sua camera da letto, ma e me sembra un eternità.Alla fine lo sento che mi viene dentro; quella consapevolezza del caldo fluido di mio padre che mi invade mi eccita più che mai. Ormai anche l�ultima inibizione se ne è andata. Mio padre mi è venuto dentro. In tutta risposta aumento ancora di più il ritmo. Devo sfruttare ...