1. La prima volta


    Data: 31/05/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: Ispantu73, Fonte: Annunci69

    Io mi trovo in un piccolo paese all’interno della Sardegna, dove la terra è nera e per di più cosparsa e ricoperta dalle querce da sughero.
    
    Qui le persone vivono con un ritmo ancora aperto, disponibile, leale e umano, dove il passato acciuffa e agguanta con le grinfie diffidenti, gelose e guardinghe il futuro.
    
    Qui gli ideali, i modelli, le tradizioni e i valori sono ancora imbevuti e impregnati nella carne dei suoi figli, dove il sangue degli uomini è caldo e infuocato come il sole che d’estate s’abbatte e si rovescia sulle loro teste.
    
    Gavino è un ragazzo di ventun’anni anni con gli occhi luminosi e splendidi che scrutano curiosi e interessati il mondo. Ha dei lunghi capelli scuri e il volto illuminato da un sorriso vivace e sbarazzino, mille sogni nella testa e quella fretta e quell’impazienza di crescere, emblematica e tipica dell’età.
    
    Salvatorica ha diciannove anni, ha dei folti capelli biondi e un viso impertinente e sfrontato, illuminato da due occhi color verde mare, con un corpo ancora acerbo e immaturo che sente nascere e sgorgare i primi desideri di donna.
    
    Il primo amore nasce con uno sguardo, cresce con gli ammiccamenti, con diversi cenni e con dei piccoli dispetti. In un piovoso pomeriggio primaverile ambedue corrono mano nella mano e trovano riparo sotto una tettoia.
    
    I primi incontri
    
    Là di sotto ridendo s’abbracciano per proteggersi, lui le tocca il volto rasentando quelle morbide labbra, lei lecca il dito sorridendo intanto che il forte ...
    ... temporale accompagna e segue il loro primo bacio. Quelle lingue dapprima discrete e impacciate, progressivamente diventano pian piano sempre più animose e audaci.
    
    Gavino percorre con le mani il profilo del corpo di Salvatorica, dato che assaporano e si godono assieme la meraviglia dei primi brividi, il tempo si disperde, mentre le loro bocche non riescono a staccarsi.
    
    Poi una sera d’estate in una festa in spiaggia, con la musica e le risate attorno a un fuoco, il suono della chitarra e tanta voglia di toccarsi. Io rivedo le loro mani, il modo incerto e tentennante d’accarezzarsi, il desiderio che bagna per la prima volta i loro sessi, il primo inatteso orgasmo raccolto sulle dita.
    
    Ammirando e contando le stelle annusano e conoscono l’estasi, in quanto è una poesia d’una genuinità e d’una purezza infinita. Sono però ancora troppo giovani perché si spingano oltre a tocchi fugaci e baci ardenti, però sembrano già adulti e sviluppati nel desiderio.
    
    Lei, ragazza provocante e tentatrice nell’anima lo stuzzica e lo fa impazzire dal desiderio, però poi lo frena.
    
    Tutto questo accade, perché una brava, esemplare e onesta ragazza certe cose non le fa. La loro storia termina con il finire dell’estate, un fuoco troppo breve, però piuttosto appassionato e struggente.
    
    Il ricordo e la testimonianza di quei primi baci resta benevolo e dolcissimo in entrambi, dal momento e per il fatto che la vita stessa dapprima allontana ed esilia, successivamente riaccosta con apparente, ...
«1234»