1. 045 - Diana e lo stupro di gruppo 2


    Data: 31/05/2020, Categorie: Etero Incesti Sesso di Gruppo Lesbo Dominazione / BDSM Autoerotismo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    Il capo slegò mio padre e minacciandolo con il coltello, lo spinse fin davanti all�uscio, poi, sotto la minaccia dell�arma, gli fece cenno di aprire, lui obbedì e aprì la porta, sulla soglia comparve Giorgia, la mia sorellina che faceva rientro a casa. Lei, biondina, molto carina e dolce, alta un metro e sessanta, occhi verde chiaro, snella e come me, indossava una terza misura di reggiseno. Bel sederino, portava i capelli lunghi oltre le spalle, lisci e lucenti���..�Ciao pà, come và?��Eeemmm, bene, bene, entra�..�Appena varcò la soglia dell�uscio, fu subito agguantata e buttata sul divano, mio padre, fu fatto sedere ancora sulla sedia. Non lo legarono, ma lo minacciarono, facendogli balenare il coltello vicino al viso������..�Se ti muovi di lì sei morto! Hai capito stronzo??��Si, si ho capito, stai calmo, ho capito!�Giorgia, sbalordita e impaurita, piangeva singhiozzando e raggomitolata sul divano, si teneva le gambe flesse contro il petto ed il viso appoggiato sulle ginocchia. Dalla mia posizione notai che con quell�atteggiamento e la gonna cortissima, lei mostrava il sottile perizoma bianco, che a stento gli copriva la fighetta pelosa. Contrariamente a me lei non si depilava e il pelo, ancorché biondo, fuoriusciva lateralmente dalle mutandine, rendendo lo spettacolo ancora più eccitante.Fui fatta sedere su una sedia e il mio buchetto posteriore, iniziò a trasmettermi delle violente fitte.Chiesi se potevo andare in bagno a rinfrescarmi e il capo, incaricò uno dei due, ...
    ... che mi avevano appena inculato, ad accompagnarmi. Entrai e lui volle entrare con me, io mi spogliai e mi infilai sotto la doccia e lui, mentre mi lavavo, estrasse ancora il cazzo dai jeans e iniziò a masturbarsi lentamente. Avevo il culo e la figa dolenti, eppure nel vedere quel bel cazzo duro, mi sentivo eccitata e morivo dal desiderio di succhiarglielo fino a ingoiare il suo sperma caldo. Cercai di distrarmi e spostai il variatore di calore del rubinetto, totalmente verso l�acqua fredda poi, ci rimasi fin quando riuscii a resistere, infine, percorsa dai brividi, chiusi l�acqua ed uscii. Lui mi guardava muto e intanto accelerava la sega, compresi che stava per sborrare, quando fece un paio di passi verso di me e mi appoggiò il cazzo sul ventre, in quel preciso momento, vidi gli zampilli iniziare ad uscire dal meato dilatato del suo glande paonazzo e lucido, poi li percepii depositarsi, colanti sulla mia pancia. Lui mi pulì con le dita scrollandole poi per far cadere lo sperma, denso e appiccicoso, dentro il candido lavabo, io eliminai ciò che restava asciugandomi il ventre con l�asciugamani di spugna e gli sorrisi con malizia in modo complice e partecipe; lui in risposta mi accarezzò dolcemente il viso. Mi infilai la maglietta e la gonna e uscii, invece di andare verso la sala, mi infilai in camera mia, sempre seguita dal mio amante/segugio, aprii un cassetto e mi infilai un paio di mutandine pulite e un salva slip. Quindi uscimmo e ci riunimmo al gruppo di famiglia e non.I ...
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