Uno strano viaggio in autobus
Data: 25/11/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: orsonaked, Fonte: Annunci69
Infreddolito e stanco attendevo l'autobus sulla pensilina dell'autostazione di Brescia; il Brescia - Mantova ancora non era arrivato, dopo un interminabile viaggio in treno mi attendeva ancora più di un’ora di strada per arrivare a casa. Giornata grigia e ventosa, a cavallo tra autunno e inverno faceva da cornice a tutto questo: altri 5 o 6 disperati sostavano come me sulla pensilina quando finalmente due fari sbucarono dall'ingresso dell'autostazione.
"Mi scusi, quello che sta arrivando è l'autobus per Mantova?" disse una voce alle mie spalle: risposi di sì senza enfasi a quell'uomo baffuto che...."uomo? baffi?" pensai risvegliandomi dal torpore dovuto al freddo; i baffi da sempre risvegliavano il mio cliché erotico, un uomo con un bel paio di baffi era, secondo me un figo da urlo. Ci scambiammo un lungo sguardo e dopo aver accennato un lieve sorriso si allontanò verso il bar. Rimasi qualche secondo in piu' a riflettere se seguirlo o meno ma l'arrivo in pensilina dell'autobus mi fece desistere "Me ne pentirò lo so" pensai salendo i gradini del mezzo, se anche ci fosse stato, chi lo ritrovava più?
Presi posto in fondo al bus e appoggiando la testa al finestrino chiusi gli occhi, lasciandomi prendere tra le braccia, da Morfeo; una buca mi riportò alla realtà, se non altro per la testata che presi contro il finestrino facendomi mormorare un bel porcone. Mi resi conto che l'autobus era in movimento e chissà da quanto tempo! "Certo che questi mezzi non sono comodi per ...
... dormire, vero?" mi girai verso la voce proveniente dal mio fianco annuendo senza troppo interesse e rimanendo a bocca aperta vidi il baffone incontrato in autostazione! "Piacere, io sono Alberto" disse allungando la sua mano grande accompagnando il tutto con un bel sorriso. Era davvero affascinante, il suo sguardo magnetico mi incantava e spesso soffermava i suoi occhi sui miei facendomi mozzare il respiro: cazzo se lo avessi avuto in un letto, mi sarei lasciato sbattere in ogni modo. Cominciammo cosi a chiacchierare e ben presto mi accorsi che teneva la sua gamba attaccata alla mia e ad ogni buca strofinavano una sull'altra; il mio sguardo spesso cadeva sul suo pacco che aveva un gran bel rigonfiamento: "Cazzo è già eccitato" pensai mentre cercavo un modo per fargli capire che ero a disposizione. Il modo me lo diede lui: parlando appoggiò una delle sue grosse mani sulla mia coscia e non la alzava più; quasi istantaneamente il mio cazzo si indurì e ad Alberto, questo non sfuggì.
"L'amico si è risvegliato?" chiese con un sorrisone " Sì, e direi che anche il tuo è già sveglio da un po' " dissi ridendo a mia volta "Ma figurati, assolutamente no!" disse Alberto in modo energico, serio in volto. Mi sentii avvampare in modo violento pensando di aver fatto una grandiosa figura di merda: "Possibile che abbia equivocato cosi? " pensai imbarazzatissimo "Non mi credi?" mi disse abbassando la lampo dei pantaloni e estraendo con non poca fatica il più grosso cazzo, a riposo che avessi mai ...