1. Dangling. La puttana timida


    Data: 01/06/2020, Categorie: Tradimenti Autore: samas2, Fonte: EroticiRacconti

    ... di rinunciare. Ma, in fondo, sapeva bene che non avrebbe voluto tirarsi indietro e mise a tacere dubbi e paure. Un attimo dopo guardando alle sue spalle con circospezione, bussava alla porta della stanza 124, con il cuore in tumulto. - Entra, sei bellissima. Mettiti comoda, posso offrirti qualcosa? - No grazie.- Ugo non perse tempo, si avvicinò e baciò Carlotta che ricambiò il bacio ardente dell’uomo; le loro lingue si avvinghiarono nei passi di un’erotica danza le loro salive si scambiarono di posto. Mentre le sue mani la liberavano del suo vestito, lasciandola in lingerie e decolleté ai piedi, Ugo le sussurrò suadente: - Vuoi giocare un po’ con me Carlotta? - Ella annuì. Per prima cosa le bendò gli occhi con una sua cravatta, la prese in braccio e la adagiò sul letto. Sollevandole le braccia al di sopra del capo, Ugo gliele fissò alla testiera del letto. L’essere immobilizzata accrebbe l’eccitazione della signora. Le fu slacciato il reggiseno. Era nuda, esposta e sottoposta al completo controllo di quell’uomo. Ansimò mentre lui esplorava, frugava eroticamente le sue cavità e odorava il suo corpo. Udì il tintinnare di ghiaccio in un bicchiere, poi baci gelati e ardenti allo stesso tempo sui suoi capezzoli; piccoli morsi le strapparono acuti gridolini. Con la benda che le impediva ...
    ... la vista, gli altri sensi erano acuiti e poteva cogliere sfumature inedite: la sua lascivia traboccava come i suoi umori. I capezzoli erano duri da scoppiare e dolenti per la tensione. Non vedeva l’ora che lui le sfilasse le mutandine, e appena ciò accadde, attese trepidante di desiderio. Ora lei poteva sentire tutto il peso di Ugo su di sé. Carlotta gemette quando, aperte le sue cosce, il cazzo invase il suo bocciolo, nella sua azione poderosa, continua e incalzante, facendola gemere di piacere. Ugo scosso da brividi estrasse urlando il suo cazzo e lo pose fra le labbra di Carlotta che accolse di gusto i primi spruzzi sul palato, poi la sua bocca fu soddisfacentemente ricolmata da quella massa cremosa e calda. Tornata in camera si fece una bella doccia e si preparò per la notte. Telefonò a suo marito; lo faceva sempre quando era fuori. - Caro come stai? - Bene e per te com’è andata? - Che serata noiosa. Soliti discorsi banali. - Sei così bella che non vorrei mai lasciarti andare via. Sono geloso e temo che qualcuno possa farti sua. - Il solito esagerato! Ma dai, quando mai… Certo qualche occhiata di apprezzamento la attiro ancora. - Immaginavo che avresti fatto colpo. Sei sempre una gran figa. Carlotta sorrise e col pensiero completò la frase del marito “…e anche una gran puttana.” 
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