1. IL TORO D'EBANO (una moglie da marciapiede2)


    Data: 01/06/2020, Categorie: Cuckold Autore: Spettro82, Fonte: RaccontiMilu

    ... acarponi, slacciai il reggiseno e aprii la camicia bianca che indossavo,in modo che il mio seno prosperoso potesse essere palpato comodamentesenza stropicciare il tessuto.Sentii le sue mani forti accarezzarmi trale cosce, si era tolto i pantaloni, ed era vestito solo del suo profumoselvaggio e dalle catene d'oro.Gli dissi che dovevamo esseresilenziosi, perché nello studio i miei colleghi non sentissero cosa mistava facendo, potevo forse controllarmi durante il coito, ma glichiesi quando sarebbe passato al culo di tenermi una mano ben strettasulla bocca perché nulla mi avrebbe potuto impedire di fare rumore conventi centimetri di cazzo nero piantato nell'intestino.Mentre iniziai apassare le labbra su quel bastone completamente depilato, che sembravafatto di velluto, Jacques mi disse che avrei dovuto avvisare miomarito, perché quella sera avrei dormito a casa sua, e mi avrebbediviso con gli altri membri della banda.All'idea, mi vergogno a dirlo,miinzuppai e lo pregai di ficcarmelo subito in corpo, ma un idea ancorapiù perversa mi si affacciò' alla mente.Ero carponi sulla scrivaniaconla figa ben aperta, la gonna del tailleur appoggiata sulla schiena conil culo aperto, come una vacca che aspetta di essere coperta da unosplendido stallone d'ebano, allungai la mano verso il telefono, feci ilnumero di casa e misi il viva voce.Massimo rispose subito, io tentai di darmi un contegno, ed intanto cheil grosso cazzo di Jacques si faceva spazio nelle mie viscere, spiegaia mio marito come ...
    ... stavano le cose.Spesso mi interrompevo per gemere o ansimare mentre le mani di lui mistrizzavano i capezzoli diventati durissimi, o quando mi spingeva ilcazzo in profondità con decisione.La prima cosa che misi in chiaro era che ero sulla scrivania, senza lemutande ed avevo cento chili di stallone nero piantato nella figa,Massimo mi ascoltava in silenzio, gli dissi che avrebbe dovutoabbituarsi all' idea di dividermi con lui per un po', e di dire aibimbiche la madre sarebbe stata fuori per lavoro quella notte, anche sesapevamo entrambe che l'unico lavoro che avrebbe fatto la loro mammaquella notte, era farsi sfondare il culo da cinque muscolosi malviventidi colore.Stavo finendo di chiedere a mio marito di venirmi a prendere l'indomanida Jacques con un cambio pulito, quando sentii le labbra carnose delmio splendido toro nero spostarsi dal collo ed iniziare a farsilargo tra le mie gambe, fino ad arrivare fino strizzare il miogrilletto, che ormai era diventato durissimo.Godetti direttamente in faccia a mio marito, mentre sentivo che saziòdei miei umori Jacques mi aveva appena sputato nel culo e stava pertapparmi la bocca, gli chiesi di aspettare solo un istante:"Ascoltami amore, ora lascerò il viva voce, così potrai sentirmi bene,Jacques sta per infilarmi il cazzo su' per il culo, e dovrà tenermiuna mano sulla bocca per impedire che lo senta tutto lo studio, ma tue' meglio che senta, e ti abitui all idea, perché la prossima voltadovrai guardarci mentre lo fa".feci cenno di si col ...