1. Il sole greco


    Data: 01/06/2020, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: Fleur Malin, Fonte: RaccontiMilu

    Il respiro del mare prese possesso dei suoi polmoni. A occhi chiusi, percepiva il vicino suono delle onde riversarsi sul bagnasciuga umido e compatto, dove sostava in piedi. La brezza di quella mattina era tenue, e le accarezzava la pelle liscia e pallida, nel fragore della salsedine. La spuma dell'acqua le lambì i piedi, sfiorandoli suadente ed invitante. Era giugno, un giugno caldo, secco, ma reso piacevole dalla presenza dell'Egeo. Aveva seguito sua madre, amministratore di una società finanziaria, in quell'isoletta sperduta, dimenticata da Dio, per una vacanza rilassante lunga tutta l'estate. A Chamili, al largo di Creta, vi era poco e nulla: il posto perfetto, secondo la sua genitrice, dove ritrovare se stessi. Sassi, sabbia, casupole bianche e blu, il mare. Null'altro colmava l'orizzonte agli occhi di Clara quando vi era giunta pochi giorni prima, dal balcone dell'ampio residence presso il quale avrebbero alloggiato. Era stato costruito secondo lo stile architettonico tipico del luogo: la sua camera, rigorosamente personale, era molto ampia, caratterizzata dal vimini e dai colori chiari; la balconata, ricoperta da un pergolato al quale si arrampicava una timida edera, possedeva una splendida vista sulla costa e sul sottostante villaggio di pescatori. Vi era un tavolino rotondo, con sopra una caraffa di succo e una ciotola di frutta per il benvenuto: aveva spiluccato un acino d'uva, addentandolo dolce, mentre con occhio indagatore osservava quello che sarebbe ...
    ... stato il suo rifugio privato, lontano da tutti e da tutto. Non aveva mai avuto un gran rapporto con sua madre, separatasi dall'altro genitore ormai da anni; eppure suo padre aveva insistito per questo viaggio, sperando che le due donne della sua vita avrebbero potuto riavvicinarsi. Speranza vana, in verità: Clara sapeva già come sarebbe trascorsa quella lunga vacanza, ovvero con sua madre lontana e sempre al telefono a vendere e comprare sui mercati finanziari, mentre la noia avrebbe regnato sovrana. La ragazza scacciò questi pensieri. Meglio essere positive e sfruttare il lungo tempo a disposizione per ricaricare le batterie in vista del secondo anno di università. Tornò in camera, si mise costume e pareo sciogliendo la matassa di capelli castano rossicci che componevano la sua fulgida chioma e scese in spiaggia.Ora era là, a occhi chiusi, nel bel mezzo del nulla, dell'Egeo, a respirare la forza del vento. Aprì gli occhi, sfilandosi il pareo per entrare in acqua; avanzò un poco, finché il livello del mare non le lambì le ginocchia. Osservò il mondo che la circondava. Vi erano alcuni gabbiani a sinistra, adagiati fra le onde, a riposo, mentre a destra rumore di voci maschili proveniva da alcune barchette malandate. Non erano molto lontane: vide i pescatori a torso nudo darsi da fare con le reti. Pochi uomini faticavano ogni giorno su una manciata di scogli e sale per guadagnarsi il pane con cui sfamarsi, mentre sua madre, ogni giorno, distruggeva i risparmi di cento piccoli ...
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