Bianca - Racconti Erotici

Bianca

Bianca.

Una voce morbida, profonda e sensuale che a malapena tradiva la verità …

Mi aveva visto … guardato e studiato, a mia insaputa.

-Ok … non sei male … vieni … - mi dice per telefono.

Al primo incontro l’emozione è sempre la protagonista, anche se l’emotività non centra, spesso, nulla col sesso. Parcheggiai lontano e passeggiai per lasciare che gli ultimi minuti trascorressero lenti … troppo a dire il vero. Arrivai puntuale e lanciai l’ultimo SMS

“Sono qui”

Il portone è aperto. Squilla il telefono.

-Entra e sali, terzo piano … fa in silenzio, mi raccomando!

Nonostante il tono autoritario non posso fare a meno di sentirmi avvolto dalla sensualità di quella voce.

Salgo i gradini due alla volta. La porta è aperta quindi entro e chiudo … in fondo al corridoio illuminato a malapena dalla luce che filtra dalla porta aperta della sua stanza intravedo una figura alta, in controluce … appena vestita di una vestaglietta, lunghi capelli scuri che cadono attorno alle spalle …

Una mano tiene la vestaglia chiusa sul petto, l’altra fa un cenno: “vieni”. E scompare oltre la soglia.

Chiudo la porta silenziosamente e mi avvio lungo il corridoio. Respiro profondamente per calmarmi e quando arrivo a quella porta.

-Chiudi. – mi dice, guardandomi appena attraverso i capelli e tornando a specchiarsi. Indossa un babydoll verde che a malapena le copre i glutei. Sulle anche il perizoma è tradito da una sottile striscia dello stesso colore, così come il ...

... reggiseno dalla fascetta posteriore attraverso i capelli che cadono sulla schiena … magnifica, liscia ed invitante.

Lo guardo scorre giù ad accarezzare quei glutei sodi,così femminili …

Forse mi ha chiesto se voglio bere qualcosa, non so. Faccio di no con la testa.

I suoi occhi catturano i miei attraverso lo specchio … vorrei attraversarlo attratto da quel sorriso seducente e beffardo al tempo stesso: qui la regina è lei.

-Che fai? – chiede ironica. È alta, snella ma tonica … una carnagione liscia ed abbronzata senza alcun segno di parti coperte …

Comincio a togliermi la giubba di pelle e le scarpe, impaziente le scalcio lontano. Rapidamente sono nudo e gli slip mi scivolano di mano: non ho smesso di guardarla un istante, ipnotizzato da quel suo muoversi felino. Mi avvicino, esito. Lei si gira un po’ verso di me, senza smettere di guardare nello specchio. Guarda se stessa o guarda me? Oppure è la scena di noi due che sta studiando, con quel suo sorriso da sfinge?

Mi cinge le spalle e mi attira a se. Le accarezzo i fianchi e lascio scivolare le mani fino alla schiena, dove le dita sfiorano l’inizio del solco. Il sorriso si accentua, ci guardiamo attraverso lo specchio.

Rompo l’incanto e la guardo in viso, scoprendo quel delizioso neo sulla guancia, vicino lo zigomo. La bacio e non mi respinge, ma non è ciò che vuole. Spingo le spalline del babydoll e del reggiseno fino a lasciarle scivolare lungo le braccia, la sottanina scivola a terra e lei lesta la raccoglie e ...